12/07/07 – “L’11 luglio a Roma le associazioni dei produttori biologici di molte regioni italiane hanno aderito all’invito di FederBio per l’avvio di un coordinamento organizzato e di iniziative comuni per tentare di correggere le gravi disuguaglianze e incongruenze di molti dei nuovi PSR ancora in corso di approvazione. All’incontro erano presenti anche ANABIO CIA e Confagricoltura.” ha dichiarato il Presidente di FederBio, l’organizzazione unitaria dell’agricoltura biologica e biodinamica italiane, commentando l’esito dell’incontro organizzato dalla Federazione a margine di un seminario dell’INEA sulle politiche per il settore. “Riparti delle risorse che, al netto dei trascinamenti, sono meno di quanto fosse disponibile nella vecchia programmazione, livelli di premio disomogenei e a volte penalizzanti, condizioni di accesso e vincoli che penalizzano il biologico nelle aree di agricoltura intensiva, concorrenza nelle aree marginali con misure assistenziali e disomogeneità nelle misure attivate sono alcuni dei problemi evidenziati dai produttori biologici per molti dei 16 Piani già redatti a livello regionale” ha proseguito Carnemolla. “Anche nelle regioni dove fino ad ora si è lavorato bene, come in Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia è necessario vigilare perché i piani operativi di asse e di misura mantengano stretta coerenza con le enunciazioni dei Piani” sostiene il Presidente di FederBio. “Per questo motivo nei prossimi giorni invieremo una nota al MiPAAF, alle regioni e all’Unione Europea per richiamare la necessità di assicurare alle 50 mila imprese del settore un quadro di sostegno omogeneo e coerente con le linee delle politiche di settore nazionale ed europee, pur nella diversità dei territori. Chiederemo anche di attivare subito la Rete nazionale dello sviluppo rurale coordinata da INEA, nell’ambito della quale FederBio si candida come punto di riferimento per tutta l’agricoltura biologica nazionale” ha concluso Carnemolla.