Bioreport 2021-2022. L’agricoltura biologica in Italia

È consultabile la doppia edizione, 2021-2022 di BIOREPORT, che affronta una serie di tematiche nel tentativo di dare conto della complessità del settore e delle sue relazioni con il sistema agroalimentare, la società e l'ambiente.

Il rapporto ormai ha raggiunto un assetto consolidato, componendosi di tre parti. Nella prima si fa il punto della situazione strutturale ed economica del settore biologico, mentre la seconda parte, dedicata alle politiche e al sostegno, focalizza l'attenzione sul nuovo regolamento quadro entrato in vigore il 1° gennaio 2022, sul Piano d'azione per l'agricoltura biologica varato nel marzo 2022 e sulla nuova programmazione PAC 2023-2027.

La terza parte è dedicata agli approfondimenti e si presenta particolarmente ricca e diversificata, affrontando argomenti che vanno dall'approccio agroecologico alla disponibilità e all'impiego di alcuni input produttivi, come le sementi, le sostanze di base e i mangimi, alla produzione di fonti energetiche rinnovabili nelle aziende biologiche sino alla trasformazione degli alimenti.

Il consueto focus sulla filiera è dedicato alla suinicoltura, mentre i casi regionali analizzano la situazione del settore biologico in Valle d'Aosta e Abruzzo. Il caso internazionale riguarda la Tunisia, particolarmente interessante perché presenta un settore biologico molto dinamico e fortemente orientato all'export, tanto da essere indicato come modello dai Paesi del continente africano e del mondo arabo.

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Le sostanze di base nelle strategie di difesa in viticoltura bio. I riscontri del progetto Biosolution Field Masters in Oltrepò Pavese

Pubblicata la prima prova sperimentale in ambito BioSolution Field Masters, il nuovo progetto con cui FederBio Servizi vuole supportare agricoltori e tecnici nello sviluppo di strategie per la produzione in biologico. L’approccio consiste nel realizzare prove dimostrative e sperimentali in diversi contesti produttivi, svolte in collaborazione con gli attori del mondo produttivo.

Questa prima sperimentazione ha riguardato le sostanze di base, mezzi tecnici di origine naturale che possono rappresentare una preziosa risorsa per una bio protezione efficace e sostenibile. In Oltrepo Pavese si è provato a testarne l’efficacia nel controllo dei principali patogeni fungini (oidio e peronospora) su vite da vino. Focus delle prove è stato quello di valutare l’efficacia del bicarbonato di sodio, da solo e in combinazione con lo zolfo, per il controllo dell'Oidio della vite. 

La strategia adottata, basata su un attento monitoraggio in campo, tempestività di intervento e azione preventiva, ha mirato a contenere la presenza dell'oidio già dai suoi primi sviluppi. Un solo anno di dati non è sufficiente per definire solide conclusioni, tuttavia le prove eseguite nel 2021 sembrano mostrare l’estrema utilità del bicarbonato di sodio. Risultano però fondamentali la valutazione dei dosaggi e il timing di intervento.

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Bioreport 2020. L’agricoltura biologica in Italia

E' consultabile on line il Bioreport 2020. Nelle prima parte vengono presi in esame i consueti temi nell’ottica di fornire un aggiornamento dei dati ed evidenziare l’evoluzione del comparto biologico. La seconda sezione del volume prende in esame i provvedimenti normativi, dal nuovo piano d’azione europeo per lo sviluppo della produzione biologica, alla normativa nazionale. Vengono analizzate anche le misure di sostegno messe in campo a favore del bio e della conversione aziendale.

La terza parte si discosta dalle precedenti edizioni per l’elevato numero di temi di carattere tecnico trattati. Sono stati presi in esame argomenti di particolare attualità, quali la difesa dell’olivo dal batterio Xylella fastidiosa, la zootecnia biologica approfondendo il suo contributo contro il riscaldamento globale, e la produzione biologica in ambiente protetto. A questi si sono aggiunte le analisi sull’evoluzione del settore biologico in Sardegna e in Francia ed è stata presa in esame la filiera olivicola, analizzandone struttura e redditi.

Inoltre è stato affrontato il tema dei fertilizzanti utilizzabili in agricoltura biologica, con un focus in collaborazione con FederBio, alla luce del nuovo Regolamento UE sui fertilizzanti (n. 2019/1009), che entrerà in vigore da luglio 2022 e che estende l’ambito di applicazione anche ai concimi organici e ai biostimolanti. Questo regolamento vuole contribuire allo sviluppo dell’economia circolare, promuovendo l’utilizzo di nutrienti riciclati, sempre nell’ottica di favorire la transizione verso un sistema agroalimentare più sostenibile.

 

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Pesticides and Soil Invertebrates: A Hazard Assessment

È stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Environmental Science una ricerca, dal titolo “Pesticidi e invertebrati del suolo: una valutazione dei rischi”. La ricerca, curata da Nathan Donley, del Center for Biological Diversity negli Stati Uniti, dimostra gli effetti negativi che i pesticidi hanno sugli organismi del suolo e sottolinea come questi siano raramente considerati quando si valuta l’impatto ambientale dei pesticidi.

L’analisi ha esaminato sistematicamente 400 studi sugli effetti dei pesticidi (circa 284) su più di 275 specie di invertebrati, che vivono almeno parte della loro vita nel suolo. Gli studi hanno fornito più di 2.800 “parametri testati”, tra cui mortalità, abbondanza, comportamento e riproduzione. L’esposizione ai pesticidi ha avuto un impatto negativo sugli invertebrati del suolo nel 70,5% dei 2.842 parametri testati dai 394 studi esaminati.

I risultati sono allarmanti, data l’importanza vitale degli invertebrati, nel mantenere il suolo sano e fertile. Dunque, se si vogliono proteggere i suoli sani, si devono prendere in considerazione gli organismi del suolo, nelle analisi preventive dei pesticidi.

La ricerca sottolinea inoltre il rischio potenziale delle miscele di pesticidi, che si trovano più comunemente nei terreni agricoli rispetto ai singoli ingredienti attivi, “una lacuna nella letteratura scientifica che dovrebbe essere affrontata”.

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Risk of pesticide pollution at the global scale

Lo studio curato dall’Università di Sidney, pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience”, ha prodotto un modello globale di mappatura del rischio di inquinamento causato da 92 sostanze chimiche comunemente utilizzate nei pesticidi agricoli (comprendenti 59 erbicidi, 21 insetticidi e 19 fungicidi) per il suolo, l’atmosfera e le acque superficiali e sotterranee in 168 Paesi. Lo studio dell’Università australiana ha rilevato che il 64% (circa 24,5 milioni di km2 ) dei terreni agricoli mondiali e le falde acquifere sono a rischio contaminazione a causa della presenza di più pesticidi, mentre il 31% è ad alto rischio (tra le aree ad alto rischio, circa il 34% si trova in regioni ad alta biodiversità). In Europa è stato riscontrato che 61,7% (circa 2,3 milioni di km2 ) dei terreni agricoli rientra tra quelli “ad alto rischio”.

I ricercatori hanno sottolineato i preoccupanti effetti di questo inquinamento: un’ampia letteratura scientifica ha riscontrato che i pesticidi possono avere effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente. Preoccupa anche la scarsità d’acqua: si teme, infatti, che un uso eccessivo di pesticidi possa destabilizzare gli ecosistemi e degradare la qualità delle fonti d’acqua su cui uomini e animali fanno affidamento per sopravvivere.

Questo studio dimostra, dunque, la necessità e l’urgenza di gestire e mitigare i rischi dell’utilizzo dei pesticidi e di adottare una strategia globale per la transizione verso un modello agricolo globale sostenibile che ne riduca l’utilizzo.

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AGROECOLOGIA E PAC. Un’analisi degli strumenti della programmazione post 2022

L’agroecologia viene sempre più evocata come un paradigma che, attraverso l’applicazione dei principi e dei concetti dell’ecologia, applicati alla progettazione e alla gestione di sistemi agroalimentari, può migliorare la produzione di cibo in linea con il rispetto dell’ambiente e della salute, oltre che salvaguardare i diritti degli agricoltori e dei consumatori.

L’obiettivo del rapporto “Agroecologia e PAC”, realizzato dal CREA, è quello di fornire una base conoscitiva sull’agroecologia e di avviare un confronto con le istituzioni, i ricercatori e gli altri stakeholder sulla possibilità di introdurre l’approccio agroecologico nell’ambito del Piano strategico nazionale della PAC post 2022.

Il rapporto mostra come la transizione all’agroecologia può crescere e consolidarsi attraverso l’azione sinergica di numerosi strumenti previsti per il prossimo periodo di programmazione della PAC. Le strategie suggerite riguardano la riconversione agroecologica del primo pilastro, che potrebbe dare un notevole impulso alla transizione. Questa riconversione, inoltre, dovrebbe essere accompagnata da interventi agroambientali del secondo pilastro, tra cui il sostegno a un pacchetto di pratiche agroecologiche, unito all’attivazione di pagamenti collettivi e basati sui risultati ambientali.

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Bioreport 2019. L’agricoltura biologica in Italia

E' consultabile on line il Bioreport 2019 con un'edizione rinnovata. La pubblicazione, come di consueto, riporta un'analisi completa ed aggiornata sui dati strutturali ed economici del settore, oltre che una presentazione delle novità normative. Le tematiche affrontate da Bioreport sono estese ad ambiti diversi dell’agricoltura biologica e nelle varie edizioni sono stati approfonditi i temi dell’agroecologia, dell’agricoltura ad alto valore naturale e dell’agroforestazione.

Partendo dalla strategia europea "Farm to Fork" (che prevede un aumento della superficie biologica europea per raggiungere il 25% entro il 2030), in questa edizione lo spettro degli argomenti trattati aumenta ulteriormente. Con uno specifico approfondimento sulla sempre attuale questione dell’uso del rame, si avvia lo sviluppo di temi più prettamente tecnici allo scopo di fornire un quadro più articolato del settore e delle sue dinamiche.

 

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Using Eco-Schemes in the new CAP. A guide for managing authorities.

Il nuovo rapporto "USING ECO-SCHEMES IN THE NEW CAP", che evidenzia il ruolo degli eco-schemi della PAC per incentivare pratiche agricole sostenibili, è stato sviluppato principalmente per i responsabili politici e i funzionari degli Stati Membri coinvolti nei processi di programmazione nazionale e regionale dei piani strategici della PAC.

Il rapporto, commissionato da IFOAM EU e prodotto dall'Institute for European Environmental Policy (IEEP) e dall'Istituto di ricerca per l'agricoltura biologica (FiBL), consente di comprendere meglio questo nuovo strumento politico, i suoi potenziali punti di forza e di debolezza, ma include anche un maggiore supporto tecnico per l'attuazione.

Infatti una vasta gamma di interventi multifunzionali, che potrebbero essere ammissibili agli eco-schemi, sono riportati nella pubblicazione, inclusi gli approcci basati su sistemi quali, ad esempio, l’agricoltura biologica.

Il contenuto di questa guida può oltretutto essere utile anche ai professionisti del settore pubblico, privato e della società civile (comprese le Organizzazioni senza fini di lucro - ONG - agricole, ambientali, alimentari, sanitarie e dei consumatori) e, in generale, ad altri attori della società con interessi nelle politiche agricole e ambientali come ricercatori e giornalisti.

Per il settore del biologico i sistemi ecologici potrebbero contribuire all'adozione di approcci sistemici e agro-ecologici se pianificati in coerenza con altri sviluppi politici, come il Green Deal, la strategia Farm to Fork, la strategia dell'UE per la biodiversità e un nuovo piano d'azione per l'agricoltura biologica.

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Bioreport 2017-18. L’agricoltura biologica in Italia

E' consultabile on line Bioreport 2017-2018. La pubblicazione offre una panoramica del settore biologico italiano analizzando: i dati strutturali e di mercato, le novità in materia di politica e approfondendo alcuni aspetti rilevanti tramite indagini ad hoc. Tra gli argomenti trattati, anche le storie di comunità e amministrazioni locali che si sono attivate per salvaguardare la salute dei cittadini e dell’ambiente attraverso la regolamentazione e il divieto dei pesticidi nelle vicinanze delle zone residenziali raccontate nel capitolo 16 "Le politiche virtuose dei comuni italiani sull'uso dei pesticidi" a cura di FederBio.

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Converging and diverging principles and practices of organic agriculture regulations and agroecology. A review

Una delle più importanti sfide dei nostri giorni riguarda lo sviluppo futuro dei sistemi agricoli e alimentari. Tra i principali fattori da considerare, per far fronte alle sfide globali di approvvigionamento alimentare e per contrastare i cambiamenti climatici, ci sono l’agricoltura biologica e l’agroecologia. Entrambe hanno obiettivi simili e utilizzano un approccio sistemico; tuttavia, sono conosciute e recepite in maniera diversa. Il presente studio esamina e confronta i principi e le pratiche di entrambe da tre punti di vista: la normativa UE, le indicazioni dell’IFOAM e la letteratura scientifica sull’agroecologia. [...]

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