La Federazione commenta quanto emerso dalla sentenza della Corte di giustizia dell’unione europea (causa Pioneer – Mipaaf normativa italiana sugli OGM). Appello ai Ministri Clini e Catania per salvaguardare l’agricoltura italianaIl Presidente di FederBio, Paolo Carnemolla, reagisce alla sentenza emessa dalla quarta sezione della Corte di giustizia dell'unione europea relativa alla causa intentata dalla Pioneer contro il Mi.P.A.A.F. in merito alla normativa italiana sugli OGM. “Probabilmente sul piano strettamente legale la pronuncia della Corte era inevitabile rispetto al caso in questione. A parere di FederBio rimane del tutto aperto e urgente il tema della riforma della normativa europea sugli OGM proprio per consentire di salvaguardare la sovranità degli Stati rispetto alla tutela del proprio territorio e delle proprie produzioni agricole e alimentari, di qualità e biologiche. E’ inaccettabile che gli Stati vengano di fatto espropriati delle proprie prerogative e non si tenga in minimo conto la volontà dei cittadini e delle imprese. E’ inoltre impensabile permettere alle multinazionali agrochimiche di decidere cosa tutti noi dobbiamo coltivare e mangiare. Chiediamo ai Ministri Clini e Catania di applicare la clausola di salvaguardia con motivazioni ambientali e sanitarie prevista dalla normativa europea e già adottata da diversi Stati membri dell’UE, se questo fosse necessario per mantenere l’Italia, anche nell’immediato, un Paese “OGM free”.