Il Parco delle biodiversità in Expo

L’area tematica del Parco della Biodiversità è stata quella che forse ha meglio incarnato lo slogan dell’esposizione universale “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Nato dalla partnership tra BolognaFiere e Expo 2015 S.p.A. con la collaborazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di FederBio, il Biodiversity Park si estendeva da Palazzo Italia e dall’Albero della Vita su una grande area verde di 8.500 metri quadri fino alla Porta Est di EXPO. Al suo interno si poteva passeggiare tra alberi piante e campi che mostravano i diversi esempi di coltivazione nella “agrobiodiversità” italiana: erano rappresentate tutte insieme la “fattoria biologica italiana”, le terre naturali e le colture delle grandi eco-zone del paesaggio italiano, dalla montagna alpina alla grande Pianura Padana, dall’area appenninica fino alle pianure e alle coste mediterranee, trecento specie di piante, tutte realizzate con i canoni della coltivazione biologica. Un percorso con un chiaro riferimento alla biodiversità agraria, alla sua evoluzione e alla sua salvaguardia, anche grazie a un metodo agricolo, quello biologico, che per sua vocazione svolge un compito molto importante nella conservazione e nella implementazione della biodiversità e delle caratteristiche ambientali. Il concetto di biodiversità, infatti, è parte integrante della definizione stessa di agricoltura biologica, intesa come «…un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali..» (Regolamento Europeo. 834/2007).

Lo scopo principale era quello di valorizzare le eccellenze italiane ambientali, agricole e agroalimentari attraverso un viaggio che raccontasse l’evoluzione e la salvaguardia della biodiversità agraria, anche grazie a un palinsesto di eventi, incontri, e esperienze multimediali al quale l’Action Network “Organic can feed the planet” ha contribuito.

All'interno del Parco

Il Teatro della terra, un centro convegni di 200 posti, ha ospitato la presentazione dei tantissimi e veri “custodi della terra” italiani, gli agricoltori, le associazioni e le imprese impegnati nell’agricoltura innovativa, nella produzione biologica e nelle tecnologie appropriate di cui hanno bisogno, nonché un ricco palinsesto dedicato a grandi eventi e tematiche. Conferenze, talk show, dimostrazioni, lectio magistralis con grandi ospiti, hanno popolato il Parco della Biodiversità durante ognuna delle 184 giornate di Expo: è stata l’occasione per approfondire e vivere il mondo del biologico e della sostenibilità sotto ogni prospettiva.

Il Padiglione del Biologico, situato nel cuore del Biodiversity Park, ha rappresentato le più significative realtà del mondo del biologico e ha offerto ai visitatori la possibilità di trovare, provare e vivere il biologico grazie al biomarket e di ristorarsi con una pausa 100% bio.
L’unica area dedicata interamente al settore biologico ad Expo in cui è stata raccontata tutta la filiera di un’agricoltura eco, sicura e sostenibile, capace di affrontare la sfida “Nutrire il Pianeta. Energie per la Vita”.

La Mostra: Storie della Biodiversità, ideata e realizzata dal Comitato scientifico costituito con la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano con la collaborazione delle facoltà dell’Università di Padova e Bologna, e che ha ospitato anche le aree di presenza del Ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura, ha illustrato la storia e le specificità planetarie dei temi della biodiversità prima e dopo l’avvento dell’agricoltura (domesticazione, coltivazione e agro-biodiversità). Qui sono state organizzate e tenute anche numerose visite guidate e incontri con esperti.