Il pascolo. Alcuni suggerimenti per avvicinarsi correttamente alla tecnica del pascolo nell’allevamento biologico del bovino

Lo scopo di questo documento è presentare la tecnica del pascolo nell’ambito dell’allevamento biologico della vacca da latte. La guida cerca di porre le basi conoscitive sul pascolo e sulle tecniche di pascolamento, in modo che ogni allevatore che si voglia cimentare in questa pratica insieme ai suoi animali, aiutato dalla capacità di osservazione, possa capire come calare quanto appreso nella propria realtà, considerando le condizioni climatiche ed ambientali del momento. Le variabili che si possono introdurre sono molte e obbligano l’allevatore a documentarsi e sperimentare per trovare il corretto modo di applicare quanto appreso. Non è un percorso semplice e agevole, ma dopo anni di lavoro in aziende che utilizzano il pascolo con i loro animali gli autori di questo lavoro  sostengono tale pratica per i risultati che si possono ottenere in termini di razionale utilizzo dei suoli, salute della mandria e benessere animale. Il bovino in quanto ruminante pascolatore, con la possibilità di accedere a spazi inerbiti, riesce ad espletare una tra le caratteristiche etologiche più importanti che contraddistingue la specie. Per una vacca poter accedere ad un pascolo non significa soltanto poter camminare e quindi svolgere una ginnastica funzionale, fondamentale per la salute e la prevenzione delle patologie; non significa soltanto ingerire alimenti ricchi di vitamine naturali e sali minerali fondamentali per il corretto funzionamento del metabolismo; ma è soprattutto entrare in relazione con l’habitat di cui fanno parte. Per un animale potersi far guidare liberamente dai propri sensi alla ricerca del cibo, con i suoni e i profumi della natura, fa sì che possa esprimere chiaramente la sua indole.

Questo documento è finanziato dalla Regione Lombardia in collaborazione con FederBio.

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Allattamento naturale dei vitelli con la madre o una balia negli allevamenti di bovini da latte

In Europa la pratica dell’allevamento dei vitelli con l’allattamento naturale sta acquisendo sempre maggiore interesse da parte degli allevatori. Alcuni di loro cercano di prolungare il periodo che i vitelli trascorrono insieme alle loro madri, munte nel contempo, dando loro la possibilità di rafforzare il legame materno naturale. Poiché ogni allevatore ha sviluppato un proprio metodo, questa guida tecnica rende disponibili le diverse esperienze e fornisce numerosi suggerimenti pratici per l’attuazione di un sistema di allevamento dei vitelli in allattamento con le madri o le balie.

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Perché le vacche hanno le corna

I principi che regolamento l’allevamento biologico vietano le pratiche routinarie di mutilazione. Oggi però almeno tre quarti dei vitelli nati in aziende biologiche vengono decornati. Per comprendere le conseguenze di questa pratica dovremmo capire qual è il significato delle corna per i bovini. Questo guida prova a far luce sulla questione presentando alcune osservazioni di base.

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Strategies for feeding the world more sustainably with organic agriculture

Redatto dall’Istituto di Ricerca per l’Agricoltura Biologica (FiBL), lo studio è basato sull’apporto sostenibile dell’agricoltura bio sull’attuale modello di alimentazione globale. Può l'agricoltura biologica contribuire all’approvvigionamento alimentare globale?

Se accompagnata da ulteriori provvedimenti ambientali, come ridurre il consumo di prodotti di origine animale, l’uso dei mangimi concentrati negli allevamenti e lo spreco alimentare, la conversione al biologico dell’intera produzione agricola mondiale porterebbe alla creazione di un grande sistema sostenibile. Questo apporterebbe benefici enormi all’ambiente, come il contenimento  delle emissioni di gas serra e la riduzione dell’impiego di fertilizzanti e pesticidi. Una sicurezza alimentare sostenibile su scala globale sarebbe assicurata, anche se la popolazione mondiale superasse i 9 miliardi di persone entro il 2050, come previsto dalla FAO, senza aumentare necessariamente il consumo di suolo dedicato all’agricoltura.

Secondo i ricercatori, quindi, solo cambiando i nostri modelli di consumo, sarà possibile sfamare il mondo in modo sostenibile e l’agricoltura biologica potrà giocare un ruolo decisivo in questa direzione. Al contrario, se le abitudini di consumo dovessero rimane inalterate, la conversione al bio determinerebbe un incremento dei terreni coltivati.

Questo studio è stato condotto in collaborazione con i ricercatori della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, l’Università di Aberdeen, l’Università Alpen-Adria-Universitat Klagenfurt e l’ETH di Zurigo ed è stato pubblicato su “Nature Communications” […]

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Organic farming, climate change, mitigation and beyond. Reducing the environmental impacts of eu agriculture

IFOAM EU sostiene che l'agricoltura abbia il potenziale per ridurre le emissioni di gas serra.

Il presente report, realizzato da IFOAM EU e FiBL, si concentra sul ruolo che svolge l'agricoltura sulle misure di riduzione delle emissioni di gas serra nell'UE.

In particolare, esamina il contributo che il metodo di coltivazione biologica può dare al conseguimento degli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico nell'UE.

In questo report sarà chiarito come l’agricoltura biologica contribuisce al miglioramento delle condizioni ambientali attraverso la riduzione delle emissioni associato a pratiche agricole sostenibili, e come allo stesso tempo comporta miglioramenti a favore della salute umana e degli agricoltori stessi derivanti dall’uso ridotto di prodotti agrochimici.

È dimostrato che la conversione all’agricoltura biologica aumenta la capacità del suolo di sequestrare carbonio e contribuisce in questo modo a mitigare l’effetto serra, a sostenere l’adattamento al cambiamento climatico e a ridurne gli effetti.

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