Più che mai nell’Anno Internazionale per la Biodiversità, volto ad aumentare la consapevolezza dei governi e del grande pubblico sull’importanza della diversità biologica per la vita sulla Terra, FederBio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, sottolinea in particolare l’importanza della biodiversità agraria e della salvaguardia della diversità genetica delle colture, per garantire la salute e la sicurezza alimentare delle popolazioni e per far fronte ai cambiamenti climatici.

Il patrocinio della Federazione alla Settimana della Biodiversità, che si è sviluppata su 4 giorni per scoprire i legami che esistono tra natura, cibo e cultura e per riflettere sulla biodiversità agraria, sul ruolo che essa ha nella nostra alimentazione e nell’assicurare uno sviluppo agricolo sostenibile, ha voluto essere un contributo concreto per evidenziare il ruolo chiave dell’agricoltura biologica nella conservazione ed implementazione della biodiversità e delle caratteristiche ambientali.
Il concetto di biodiversità è un principio generale dell’agricoltura biologica: ogni essere vivente, infatti, viene tenuto in considerazione, dal più piccolo microorganismo che vive nel terreno al più imponente albero. Per questa ragione, ogni anello della catena di produzione dei prodotti biologici è studiato per mantenere e, dove è possibile, incrementare la diversità delle piante e degli animali.
Ha di recente ricordato queste caratteristiche e valori anche il Dott. Andreotto Gaetani D’Aragona, esperto di sviluppo rurale e di agricoltura biologica e Presidente del Comitato Tecnico Scientifico, costituito da FederBio e FIDAF. La sua partecipazione al workshop del 6 maggio scorso a Padova, uno degli step del percorso definito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha portato alla realizzazione della prima Conferenza Nazionale della Biodiversità del 21 e 22 maggio, è stato un concreto segnale del determinante ruolo dell’agricoltura biologica e della Federazione per l’ambiente e la salvaguardia del Territorio.
“Le 50.000 Aziende biologiche italiane promuovono negli ettari coltivati, circa un milione, un concreto esempio di corretta integrazione tra agricoltura, ambiente e cultura agricola, ad un tempo tradizionale ed innovativa – commenta Andreotto Gaetani – Gli agricoltori e gli allevatori Bio sono sicuramente disponibili e pronti a lavorare con gli ambientalisti e le istituzioni che riconoscano il loro impegno per la biodiversità” .
Il prossimo appuntamento al quale FederBio sarà presente è il Convegno Biod- Coltivare la biodiversità, che si tiene a Milano i prossimi 10 e 11 giugno. Il Convegno, proposto dalle Direzioni Generali Agricoltura e Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e IREALP, rappresenta una tappa importante del percorso più ampio di confronto culturale fra molte componenti della società, dal mondo universitario a quello dei decisori politici, a quello dei produttori e dei consumatori, al fine di discutere sulle attuali conoscenze, sulle possibili scelte, sulle probabili prospettive e sulle politiche più opportune.
FederBio, presente con un poster dedicato alla biodiversità agricola, intende ricordare come l’agricoltura biologica e le sue prerogative possano concretamente contribuire a salvaguardare la biodiversità e, quindi, anche a fornire concrete opportunità per superare la crisi economica, generando vantaggi economici ed ambientali di medio-lungo periodo.