Apprezzamento della Federazione rappresentativa del biologico e del biodinamico alla Regione Toscana per la costituzione della cabina di regia a favore dell’agricoltura di qualità, in particolare per la prevenzione e gestione delle situazioni inerenti le contaminazioni accidentali che sfavoriscono l’agricoltura biologicarnBologna, 9 dicembre 2015 – FederBio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, sostiene l’iniziativa della Regione Toscana di attivare una cabina di regia a livello regionale per le tematiche inerenti l’agricoltura di qualità, in particolare per gli aspetti che attengono la prevenzione e gestione delle problematiche inerenti le contaminazioni accidentali che possono interessare le coltivazioni biologiche in territori dove viene praticata l’agricoltura integrata, ormai obbligatoria.rnFederBio, come federazione interprofessionale di settore da sempre impegnata anche su questo tema, che si sta rivelando critico anche in altri contesti territoriali di Regioni con agricoltura specializzata, esprime il proprio apprezzamento e appoggio a questa iniziativa che è certamente d’interesse generale, per l’intero settore a livello nazionale e non solo per il territorio della Regione Toscana.rn“Apprezziamo il coraggio, la concretezza e l’equilibrio con cui l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi ha affrontato rapidamente un tema rilevante per il settore biologico come quello del rischio delle contaminazioni accidentali in territori a agricoltura convenzionale intensiva. – commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – La questione è ormai urgente anche in altri territori del Paese, dato che il biologico sta crescendo mentre non cala affatto l’utilizzo di diserbanti e fitofarmaci. Per questo supportiamo l’iniziativa della Regione Toscana e ci auguriamo che possa essere di esempio per altre Regioni con situazioni simili”.rnFederBio si rende da subito disponibile a una eventuale partecipazione alla cabina di regia, potendo contribuire concretamente e in forma aggregata anche attraverso la rete degli organismi di certificazione di settore nostri associati che operano in Regione Toscana, controllando oltre il 95% degli operatori biologici iscritti nell’Albo regionale.rn rn