Necessario dare il via alle azioni di semplificazione del sistema amministrativo e di certificazione e agli strumenti per l’innovazione
Nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, tenutasi ieri, gli assessori regionali hanno dato il via libera al “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del settore biologico”, iniziativa avviata un anno fa dal Viceministro Olivero.
FederBio, l’unica organizzazione interprofessionale nazionale di riferimento per l’intero settore, proprio venti giorni fa ha alzato l’attenzione sul Piano strategico nazionale del bio indirizzando una lettera a tutti gli Assessorati all’agricoltura delle Regioni e delle Province autonome, nonché al Viceministro Olivero,per evidenziare la necessità di una strategia unitaria per il settore, proprio in uno scenario in cui il mercato dei prodotti biologici, nonostante la crisi di diversi comparti dell’agricoltura nazionale, è in continua crescita.
Il Presidente Paolo Carnemolla, a nome di tutta la Federazione, plaude all’approvazione del Piano strategico nazionale per il bio e commenta: “La notizia dell’approvazione del Piano strategico per il settore in Conferenza Stato Regioni è importante perché testimonia la consapevolezza di tutto il sistema istituzionale dell’urgenza di un quadro strategico nazionale e di interventi condivisi e sinergici in un momento in cui il biologico sta crescendo sempre di più, sia sul mercato che, grazie alle opportunità offerte dai PSR regionali, come numero di imprese agricole e di superfici. Esprimo a nome della Federazione il doveroso riconoscimento al Viceministro Olivero per l’impegno e la determinazione con cui ha condotto il percorso di concertazione che si è concluso ieri, e mi auguro che ora si passi rapidamente a condividere e concretizzare anche il piano di lavoro sulle singole azioni previste dal Piano, con priorità a quelle che riguardano la semplificazione di tutto il sistema amministrativo e di certificazione, il coordinamento di alcuni strumenti per l’innovazione e il suo trasferimento alle imprese. La Federazione si mette fin da subito a disposizione per avviare il percorso per il riconoscimento anche formale dell’organizzazione interprofessionale di settore, per attribuire finalmente in via ufficiale a un sistema di imprese italiane tra i più avanzati la rappresentanza moderna di carattere economico che merita”.

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