Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio è intervenuta, sul numero di marzo della rivista cartacea Terra Nuova, sulla necessità di andare verso pratiche agroecologiche.
«Il 4 febbraio, nell’ambito della Festa del Bio di Milano, la Coalizione cambiamo agricoltura con la Fondazione Heinrich-Böll hanno presentato l’edizione italiana dell’Atlante dei pesticidi, oltre 60 pagine di grafici, cartine, numeri che mostrano la pervasività di queste sostanze in ogni angolo del Pianeta e gli effetti negativi sulla salute delle persone, sulle diverse matrici ambientali (suolo, acqua e aria) e sugli ecosistemi.
Ad oggi nel mondo si utilizzano 4 milioni di tonnellate di pesticidi, il cui mercato globale ha raggiunto un valore di 84,5 miliardi di dollari nel 2019, con un tasso di crescita annuo di oltre il 4% dal 2015. Nell’Unione europea i consumi hanno registrato negli ultimi anni una lieve flessione, così come nel nostro Paese, che resta comunque al secondo posto dopo la Spagna per consumo di pesticidi. Sono ancora troppe le sostanze chimiche di sintesi che vengono utilizzate e per questo la Commissione europea ha presentato la sua proposta di un nuovo Regolamento per l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari (il cosiddetto Sur), ora al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo. Molti sono gli attacchi volti a indebolire questa proposta e a ritardarne l’adozione che è invece necessaria e urgente per raggiungere gli obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030 e rendere concreto il processo di transizione ecologica in agricoltura. Per tali obiettivi è fondamentale aumentare la disponibilità di alternative ai pesticidi di sintesi, come sostanze di base o prodotti fitosanitari a base di sostanze presenti in natura.
Tuttavia, poiché l’attuale processo di approvazione dell’Ue per le sostanze attive non è adattato alle sostanze naturali, questo impedisce un aumento della disponibilità di alternative ai pesticidi sintetici. Come affermato dalla Coalizione Cambiamo agricoltura di cui FederBio fa parte: «L’Atlante sui pesticidi è stato concepito per diffondere consapevolezza rendendo accessibili dati e conoscenze. Ora i decisori politici hanno il potere e la responsabilità di dare la spinta decisiva alla transizione agroecologica della nostra agricoltura, sostenendo con convinzione l’approvazione del Regolamento Ue per la riduzione dell’uso dei pesticidi entro il 2023. Devono solo averne il coraggio e la necessaria determinazione».