23/04/08 – “All’apertura dei bandi regionali dei nuovi PSR la situazione del sostegno all’agricoltura biologica si presenta del tutto frammentata e contraddittoria, in violazione delle regole europee e in totale contraddizione con le troppe chiacchiere sul sostegno al settore” ha dichiarato il Presidente di FederBio, l’organizzazione unitaria dell’agricoltura biologica e biodinamica italiane, annunciando di aver inviato nei giorni scorsi un’ennesima lettera al Ministro De Castro, agli Assessori regionali all’agricoltura e alla Commissione europea. “Oltre alle ingiustificate differenze nelle misure e nei premi attivati ora che il quadro si sta completando con i piani operativi di asse e di misura e con l’uscita dei primi bandi la situazione appare semplicemente folle” ha proseguito Carnemolla. “Che il sistema Stato Regioni non sia stato in grado di trovare nemmeno un assetto minimo e comune di strumenti per il sostegno e lo sviluppo di un settore che conta appena 50.000 imprese e che ha regole e certificazione unici a livello europeo e nazionale la dice lunga sulla stato della collaborazione istituzionale in materia di sviluppo rurale” sostiene il Presidente di FederBio. “Le regioni che non hanno aperto i bandi per la misura agricoltura biologica anche per l’anno 2007 hanno tempo fino a maggio per farlo e vigileremo perché questo avvenga, dato che la misura è l’unica che ha un sistema di certificazione in grado di attestare l’effettivo rispetto delle prescrizioni anche per l’anno passato. Abbiamo inoltre reiterato la richiesta di una immediata azione di concertazione a livello nazionale, anche attraverso INEA e la rete dello sviluppo rurale. Se sarà necessario e se i nostri appelli continueranno ad essere ignorati siamo intenzionati a rivolgerci direttamente alla Commissione europea e a valutare azioni legali a tutela dei diritti delle imprese del nostro settore e dell’interesse collettivo. Inutile celebrare la giornata mondiale della Terra se poi all’atto pratico non si fa nulla per cambiare rotta e incentivare l’agricoltura veramente sostenibile e durevole” ha concluso Carnemolla.