Berkeley, (agra press) – Secondo i risultati di uno studio, effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Berkeley della California mettendo a confronto circa cento ricerche sull’agricoltura biologica e quella convenzionale, i raccolti derivanti da colture biologiche sono più alti di quanto si pensasse e, con l’utilizzo di adeguate pratiche, è possibile ridurre ulteriormente il divario produttivo. Lo studio, che sarà presto pubblicato, mira a contrastare l’idea in base alla quale l’agricoltura biologica, nonostante offra un’alternativa eco-sostenibile a quella intensiva, non sia in grado di produrre cibo sufficiente a soddisfare le esigenze mondiali. Un lavoro di questo tipo – spiega Claire Kremen, professore di scienze ambientali e co-direttore del Berkeley Food Institute – è “fondamentale”, soprattutto alla luce del fatto che il “fabbisogno alimentare mondiale dovrebbe aumentare notevolmente nei prossimi 50 anni”, ed è utile per “guardare più da vicino l’agricoltura biologica, perché la capacità dei fertilizzanti sintetici di aumentare la resa delle colture è in calo”. rnFonte: Agra Press