La Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica partecipa al workshop “Le nuove sfide ambientali della PAC: agricoltura, cambiamenti climatici ed energie rinnovabili”Venerdì 21 Ottobre 2011, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano presso l’Agriturismo “Il Querceto” – Località Barricelle nel Comune di Marsicovetere (PZ), si tiene il workshop “Le nuove sfide ambientali della PAC: agricoltura, cambiamenti climatici ed energie rinnovabili” organizzato da WWF, Unione Europea e Arezzo Fiere e Congressi.Il workshop ha la finalità di presentare i possibili scenari degli effetti dei cambiamenti climatici dell’agricoltura italiana e del contributo che la PAC potrà fornire per la soluzione dei problemi e per il necessario adattamento attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili nelle aziende agricole multifunzionali. FederBio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, che è partner dell’evento, partecipa grazie all’intervento di Andreotto Gaetani, Presidente del Comitato Scientifico della  Federazione, per evidenziare le prospettive offerte dall’agricoltura biologica in riferimento al cambiamento climatico. E’ noto infatti che l’agricoltura rappresenta uno dei settori economici più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici e i piccoli agricoltori, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, sono sicuramente il gruppo più vulnerabile, ma allo stesso tempo alcune pratiche agricole e zootecniche sono una delle cause dei cambiamenti climatici per le emissioni di anidride carbonica e metano in atmosfera.Se tuttavia l’agricoltura viene praticata in modo sostenibile, essa rappresenta l’unico settore produttivo che può dare un reale contributo alla riduzione di CO2 e degli altri gas serra attraverso l’impiego di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, al fine di una riduzione delle emissioni e l’applicazione di pratiche che favoriscono il “sequestro” della CO2 atmosferica.La FAO stessa ha evidenziato come la diffusione dell’agricoltura biologica sia una promettente strategia per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Anche l’ultimo Rapporto dell’IPCC raccomanda molte delle pratiche per ridurre le emissioni in agricoltura che sono comunemente usate in agricoltura biologica, come per esempio la rotazione delle colture e la pianificazione degli indirizzi produttivi, la gestione dei nutrienti del suolo e dei processi di concimazione, il miglioramento della gestione del patrimonio zootecnico e della disponibilità di pascoli e foraggi il mantenimento della fertilità del suolo e il ripristino delle terre degradate.