Il tavolo che si è riunito il 31 marzo presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali presieduto del Viceministro Olivero con lo scopo di avviare un confronto sugli obiettivi e gli strumenti per lo sviluppo del settore biologico italiano è stato da tempo sollecitato da FederBio e dalle altre organizzazioni dell’agricoltura biologica e biodinamica per definire una politica nazionale per il biologico e un nuovo piano d’azione di settore in grado di sostenerne la crescita in aderenza al forte sviluppo del mercato, interno e per l’esportazione.rn“Apprezziamo e sosteniamo la volontà del ministero, rappresentato dal Viceministro Olivero, di condividere con le rappresentanze del sistema delle imprese del biologico italiano un tavolo che definisca obiettivi e strumenti idonei a far crescere la base produttiva nazionale, rafforzando nel contempo le garanzie e l’efficacia del sistema di controllo. FederBio, che è l’organizzazione interprofessionale del settore biologico e biodinamico italiano, nei prossimi giorni definirà le proposte da portare al tavolo, dando priorità alla semplificazione normativa e burocratica, agli strumenti di coordinamento fra gli attori del sistema di certificazione e alle opportunità date dalla programmazione dei fondi europei in materia di sostegno alla conversione delle aziende agricole e di allevamento, alla formazione, consulenza e ricerca. Occorre un nuovo piano nazionale di settore, che sia anche un grande piano di conversione al biologico per l’agricoltura e zootecnia nazionali allo scopo di sostenere il grande successo che i prodotti biologici italiani stanno avendo sul mercato, riducendo quindi il ricorso alle importazioni e dando opportunità di reddito e di occupazione ai nostri territori più vocati”.
