In occasione della “Giornata Mondiale della Terra”, il 22 aprile, la Federazione sottolinea il valore del Biologico come strumento di tutela all’ambiente e fa gli auguri al neo Ministro Galan .
Migliaia di eventi organizzati nelle scuole, nelle città, nei più piccoli paesi, in tutto il mondo, per sottolineare che tutti noi abbiamo diritto ad un ambiente sano e per promuovere quindi l’importanza di un impegno personale ad un consumo responsabile e sostenibile: questa è la “Giornata Mondiale della Terra”, che si tiene giovedì 22 aprile.
In occasione di una giornata che intende sottolineare i valori della “green society and economy” FederBio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, riafferma il ruolo dell’Agricoltura Biologica nella Sostenibilità e nella tutela della Biodiversità.
“La produzione Biologica è un metodo di coltivazione e di allevamento che coniuga la sostenibilità ambientale e sociale, che svolge un compito molto importante nella conservazione ed implementazione della biodiversità e delle caratteristiche ambientali – ricorda Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio. Il rispetto della biodiversità è un principio generale dell’agricoltura biologica: ogni organismo vivente viene tenuto in considerazione, dal più piccolo microorganismo che vive nel terreno al più imponente albero. Per questa ragione, ogni anello della catena di produzione dei prodotti biologici è studiato per mantenere e, dove è possibile, incrementare la diversità delle piante e degli animali”.
Una giornata che invita ad essere attivi per la tutela dell’ambiente e per la salvaguardia del nostro Pianeta, che ricorre a pochi giorni dalla nomina del nuovo Ministro delle Politiche Agricole e Forestali. “In questa importante giornata, colgo inoltre l’occasione – continua Carnemolla – per fare a nome di tutta la Federazione i migliori auguri al neo Ministro Galan per il suo nuovo incarico. In tema di tutela ambientale, siamo convinti il neo Ministro sia insieme a noi ad affermare il ruolo dell’Agricoltura Biologica, confermato peraltro come preciso impegno del MIPAAF in un recente incontro del progetto Rete Rurale: l’Agricoltura Biologica – è stato detto infatti – è una pratica che può contribuire notevolmente alla riduzione delle emissioni per effetto del mancato uso di agro farmaci e fertilizzanti di sintesi, della riduzione più generale degli input esterni all’azienda agricola e dell’aumento della capacità di assorbimento del carbonio nei suoli, dovuto alla produzione di sostanza organica”.