04/08/08 – In concomitanza con l’avvio della discussione sull’health check della PAC in Commissione Agricoltura della Camera, il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla ha inviato oggi alla Presidenza e ai Gruppi parlamentari una nota nella quale ha sintetizzato la posizione della Federazione unitaria del settore biologico e biodinamico nazionale sui documenti di riforma della PAC. In particolare la nota di FederBio fa riferimento alla proposta di riforma del Regolamento sullo sviluppo rurale, nell’ambito del quale si chiede di considerare adeguatamente il ruolo dell’agricoltura biologica non solo nei confronti della priorità biodiversità, come nella proposta attuale della Commissione, ma anche per le priorità cambiamenti climatici e qualità delle acque. “Coerentemente con quanto si afferma nel Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale chiediamo che l’Italia, Paese leader nel nostro settore, sostenga il ruolo dell’agricoltura biologica rispetto alle sfide ambientali. Una risposta produttiva, imprenditoriale, che riteniamo più efficiente rispetto alla pletora di singole azioni che propone la Commissione e, soprattutto, una scelta nella direzione della produzione e del mercato e non una rinuncia a produrre o un ennesimo vincolo alle nostre aziende” ha dichiarato il Presidente di FederBio. Con l’occasione la Federazione ha segnalato alla Commissione Agricoltura della Camera anche lo stato di forte disagio per il settore a pochi mesi dall’avvio dei nuovi PSR. “Dai primi dati in nostro possesso nelle Regioni del nord, dove i bandi sull’agroambiente sono stati aperti già lo scorso aprile, non più del 35% delle imprese che già praticano il metodo biologico hanno presentato domanda e sono pochissime le nuove domande. Se non si interverrà rapidamente con l’adeguamento dei PSR e con specifiche azioni di informazioni presso le aziende il rischio è che l’agricoltura biologica italiana esca fortemente ridimensionata dall’attuale periodo di programmazione” ha dichiarato Carnemolla.