FederBio sostiene l’iniziativa del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Francesco Saverio Romano, a favore di un regolamento europeo sul vino biologico, l’unico prodotto che non ha ancora una normativa specifica che consenta l’uso del logo europeo dell’agricoltura biologica.“L’Italia è il primo produttore ed esportatore mondiale di vini biologici. Nonostante questo, da troppo tempo i nostri produttori sono penalizzati dal rispetto di norme sull’etichettatura che in molto Paesi europei vengono disattese da sempre, oltre che dai limiti imposti all’utilizzo dei mosti concentrati rettificati dalla lobby dei Paesi che utilizzano lo zuccheraggio”. Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio, è intervenuto apertamente a sostegno dell’azione del ministro  Romano che ha scritto ai suoi colleghi dei Paesi Mediterranei della UE invitandoli a sostenere l’approvazione di una normativa che non discrimini i produttori vitivinicoli e che dia garanzie al consumatore europeo sulle qualità del vino biologico. “L’Italia ha un peso in Europa del tutto inadeguato al proprio ruolo di Paese leader nel settore del biologico – continua Carnemolla – per questo FederBio plaude e appoggia l’iniziativa del ministro Romano di scendere in campo direttamente con la proposta di una strategia comune con gli altri Paesi mediterranei a cominciare dal dossier sul regolamento del vino biologico”.  “Mi auguro quindi – conclude Carnemolla – che l’iniziativa del Ministro possa rimettere al centro il punto di vista dei principali Paesi produttori e finalmente si possa giungere a un compromesso accettabile, nell’interesse delle molte imprese italiane che da tempo ormai hanno investito nel biologico senza poterlo adeguatamente valorizzare su un mercato dove è sempre più frequente la presenza di vini bio anche da altri continenti”.