“I primi dati diffusi oggi dal Ministero agricolo su superfici e imprese biologiche presenti in Italia al 31 dicembre 2008 confermano quanto da tempo stiamo sostenendo in ogni sede, ovvero la necessità di agganciare la crescita continua del mercato all’agricoltura del territorio e di rafforzare l’organizzazione delle filiere” ha dichiarato il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla, commentando i dati pubblicati dal SINAB, il portale d’informazioni sul biologico del Ministero politiche agricole, alimentari e forestali che stimano un calo rispetto al 2007 dell’1% delle imprese e del 10% delle superfici.
“L’Italia, pur mantenendo il primato quantitativo di imprese e delle dimensioni dell’export, è passata al secondo posto in Europa, dopo la Spagna, per superficie coltivata. Eppure le importazioni aumentano in maniera rilevante, a conferma della crescita del mercato e del ruolo di piattaforma logistica e commerciale dell’Italia” ha proseguito Carnemolla. “FederBio e le organizzazioni associate da tempo, sia a livello nazionale che regionale, insistono sulla necessità che i Ministeri interessati e le Regioni condividano una politica nazionale per il settore biologico, finalizzando meglio le risorse dello sviluppo rurale e del Piano d’azione nazionale di settore. Anche nei giorni scorsi abbiamo formalizzato al Ministero agricolo la richiesta di costituire una task force dedicata nell’ambito delle Rete rurale nazionale che si possa anche affiancare ai progetti in corso, primo fra tutti gli Stati generali di settore, per giungere alla definizione degli elementi essenziali per scelte politiche condivise fra Stato e Regioni. Mi auguro che questi dati, che anticipano un andamento che dalle nostre elaborazioni risulta essere ancora più marcato, facciano riflettere sull’urgenza delle decisioni da prendere, nella direzione da tempo indicata da FederBio per la difesa e il rilancio della base produttiva nazionale, a cominciare dai contenuti del Decreto attuativo della normative europea ancora in discussione in Conferenza Stato Regioni” ha concluso il Presidente di FederBio.