Lettera aperta sul futuro della PAC ai Capilista nelle diverse circoscrizioni

Roma, 24 maggio 2019. Nonostante la PAC, Politica Agricola Comune, rappresenti la più importante politica di settore dell’Unione Europea, essa ha avuto una scarsa evidenza nel dibattito politico in vista delle elezioni europee di domenica. La PAC impegna la parte più elevata del bilancio comunitario, il 38% nel periodo di programmazione attuale 2014 – 2020, ed ha un ruolo strategico per la sicurezza alimentare di oltre 508 milioni di persone residenti nei 28 Paesi membri ed il coinvolgimento di 10,8 milioni di aziende agricole, per una superficie agricola utilizzata (SAU) nell’UE-28 pari a quasi 175 milioni di ettari (circa il 40,0 % della superficie totale dell’Unione). Infatti, esaminando i programmi elettorali delle principali 8 forze politiche in competizione nelle elezioni europee, si rileva che alla PAC viene dedicato uno spazio marginale: è questa la conclusione dell’esame dei programmi elettorali del M5S, Lega, PD, Forza Italia, + Europa, Fratelli d’Italia, La Sinistra ed Europa Verde, svolta dalla Coalizione #CambiamoAgricoltura alla ricerca della PAC e dei principali temi connessi a questa politica comunitaria come l’agricoltura sostenibile e il budget UE.
Molta delusione e preoccupazione da parte della Coalizione #CambiamoAgricoltura per la poca attenzione dedicata alla PAC, in particolare alla riforma post 2020 ancora in discussione e che sarà una delle più importanti questioni su cui si dovranno esprimere i neo eletti nel Parlamento Europeo. Delusione e preoccupazione che si sommano a quelle già espresse da alcune Associazioni agricole italiane, che hanno denunciato l’assenza di un serio ed approfondito dibattito in questa campagna elettorale sui temi del futuro dell’agricoltura in Europa.
Le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura, AIAB, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, FAI Fondo Ambiente Italiano, Federbio, ISDE Italia Medici per l’Ambiente, Lipu-BirdLife Italia, Legambiente, ProNatura e WWF Italia, hanno inviato il 17 maggio scorso una lettera aperta sul futuro della PAC ai responsabili delle principali 8 forze politiche ed ai loro rispettivi Capilista in tutte le Circoscrizioni elettorali.
Nella loro lettera le Associazioni hanno ricordato che negli ultimi due decenni la PAC è stata oggetto di significative riforme con la modifica delle sue regole ed obiettivi, garantendo non solo cibo per tutti a prezzi calmierati, tutelando il reddito degli agricoltori, ma anche una crescente multifunzionalità dell’azienda agricola chiamata a svolgere servizi ambientali e sociali essenziali per il mantenimento della vitalità dei territori rurali.
Insieme a queste risultanze positive va però sottolineato che il meccanismo di erogazione dei premi ha favorito sperequazioni tra grandi e piccole aziende, favorendo al contempo un’intensificazione dell’agricoltura che è andata nella direzione opposta alla sostenibilità, sempre al centro degli ultimi documenti preparatori, che avrebbero dovuto comportare cambi sostanziali di modello produttivo ma che non hanno trovato il giusto sostegno e indirizzo nella loro applicazione.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura, proprio in vista dell’importante decisione che i Parlamentari europei che risulteranno eletti dovranno prendere, ha sottoposto all’attenzione dei candidati delle 8 forze politiche il proprio “Decalogo per il futuro della PAC” che riassume richieste e proposte al futuro Parlamento Europeo e alla nuova Commissione, che insieme al Consiglio Europeo dovranno concludere il negoziato per la definitiva approvazione dei nuovi Regolamenti della PAC post 2020.
Il documento di analisi dei programmi elettorali e il testo integrale della lettera aperta, con le risposte ad oggi pervenute, sono disponibili sul sito www.cambiamoagricoltura.it insieme ad un Atlante della PAC che riassume dati e fatti dell’attuale politica europea e un’analisi della sua coerenza con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Comunicato stampa inviato
per conto della Coalizione #CambiamoAgricoltura
dall’Ufficio Stampa Lipu-BirdLife Italia
T. 340 3642091 – andrea.mazza@lipu.it

 

LA PAC NEI PROGRAMMI ELETTORALI DELLE PRINCIPALI 8 FORZE POLITICHE

M5S

Agricoltura:
Nel punto 15 si dice, tra l’altro, che sicurezza alimentare significa vietare OGM e pesticidi che sono ritenuti dannosi per la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Budget UE:
Nessun riferimento alla PAC. L’argomento viene trattato al punto 7, anche se non ci sono riferimenti espliciti alla revisione a scopi ambientali del budget UE.

LEGA

Agricoltura:
Sulla PAC il documento della Lega dichiara: Occorre lottare fino all’ultimo per una PAC post-2020 che sia differente rispetto alla proposta iniziale sulla quale al momento si sta già lavorando. La riforma attuale della PAC infatti prevede tagli economici e impone agli agricoltori maggiori sacrifici che non sono tollerabili e poi sul tema pesticidi sostiene che I prodotti fitosanitari costituiscono ormai da molti decenni un ausilio importante per l’agricoltura che ha consentito l’aumento delle rese e un miglioramento della qualità dei prodotti.” anche se più avanti si ammette che sono emerse alcune problematiche di carattere ambientale e sanitario.
Budget UE:
L’argomento non viene trattato.

PARTITO DEMOCRATICO – SIAMO EUROPEI

Agricoltura:
Nel Capitolo 3 si chiede che la nuova PAC stimoli un modello produttivo basato sulla qualità e sula valorizzazione della biodiversità, promuovendo una intensificazione sostenibile, il miglioramento varietale non OGM e la diversificazione produttiva.
Budget UE:
Nessun riferimento alla PAC. Nel Capitolo 1 si dice che con un Piano straordinario di investimenti per le energie rinnovabili e per affrontare le sfide della sostenibilità tra cui quelle dovrà essere capace di mobilitare i 290 miliardi l’anno di investimenti necessari per la completa decarbonizzazione del sistema energetico europeo.

FORZA ITALIA

Agricoltura:
Al punto 6 si dichiara di volere un’agricoltura moderna, sostenibile e di qualità.
Budget UE:
L’argomento non viene trattato.

+EUROPA – ITALIA IN COMUNE

Agricoltura:
Nel punto 4 si afferma che l’agricoltura deve cogliere e vincere la sfida dello sviluppo sostenibile e ci si sofferma, in particolare, oltre che sulla riforma della PAC sulla rimozione degli ostacoli alla commercializzazione e alla coltivazione di varietà che consentono maggiori rese diminuendo gli input produttivi (frase che sottintende un parere positivo agli OGM), e riducendo così l’impatto ambientale dell’agricoltura, e modelli di gestione aziendale ispirati a criteri di sostenibilità ambientale.
Budget UE:
Nel punto 3 si dice che il bilancio della UE 2021-2027 deve concentrare gli strumenti di finanziamento verso sviluppo e coesione territoriale delle aree non urbane d’Europa (che rappresentano l’80% dl territorio) tramite infrastrutture, agricoltura innovativa, recupero edilizio che eviti il consumo di suolo (…).Nel punto 4 si chiede, innanzitutto, un budget europeo specifico per ammodernare le reti idriche e per limitare la dispersione di acqua, come anche per adeguare il parco immobiliare e il parco auto degli Stati membri. Inoltre, sempre al punto 4, ci si sofferma sulla Politica Agricola Comune – PAC, chiedendo che questa promuova la produttività delle imprese e al tempo stesso l’uso sostenibile delle risorse, a cominciare dalle terra coltivabile. Nel punto 5 si ricorda che il bilancio della UE è pari all’1% del PIL europeo e se ne chiede il raddoppio anche per investire u interventi di carattere ambientale.

FRATELLI D’ITALIA

Agricoltura:
Al punto 11 si fa riferimento alla salvaguardia della cultura rurale e di contrasto agli allevamenti intensivi che arrecano sofferenza agli animali e danni alla salute umana.
Budget UE:
L’argomento non viene trattato.

LA SINISTRA

Agricoltura:
Nel punto 5 si dichiara che il nuovo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura vanno perseguiti attraverso una difesa della biodiversità, quindi opponendosi agli OGM, difendendo le aree agricole dalla cementificazione, ripopolando le aree rurali interne, valorizzando le produzioni mediterranee.
Budget UE:
Nessun riferimento alla PAC. Nel punto 5 si propone un programma di riconversione ecologica con investimenti nelle filiere industriali, dei trasporti, dell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili, pari ad almeno il 3% del PIL europeo, he si può finanziare con buoni emessi dalla BEI e sostenuti dalle Banche centrali europee.

EUROPA VERDE – VERDI E POSSIBILE

Agricoltura:
Nel punto 8 “Alimentazione” si chiede che i pesticidi più velenosi siano vietati il prima possibile e che si debba difendere il benessere degli animali da allevamento e rifiutata la crudeltà degli allevamenti di massa e la tortura del trasporto del bestiame a lunga distanza.
Budget UE:
Nel punto 1 si chiede un budget per il carbonio e si chiede che cessino subito i sussidi all’energia fossile e nucleare. Nel punto 7 “Salute” si dichiara che la UE non dovrebbe concedere finanziamenti a chi danneggia l’ambiente o la biodiversità. Nel punto 8 “Alimentazione” si sostiene inoltre che la misura in cui gli agricoltori beneficiano delle politiche agricole europee dovrebbe dipendere da quanto proteggono il clima, proteggono l’acqua, investono nel benessere degli animali e si astengono dall’utilizzo degli OGM

 

Scarica il comunicato