Il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla commenta il sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza riguardante prodotti contaminati dal pesticida Clorquemat, che rappresenta il seguito dell’operazione “Green war”.rn“Anche in questo caso le indagini e l’intervento a garanzia dei consumatori svolto da un organismo di certificazione autorizzato dal MiPAAF per le produzioni biologiche ha consentito alle Autorità di polizia giudiziaria di intervenire in maniera mirata e efficace su partite di prodotti biologici contaminate da residui di sostanze non ammesse. In ogni modo la gran parte di questi prodotti non sarebbe stata comunque commercializzata con i riferimenti al biologico perché l’organismo di certificazione aveva già provveduto a fermare la vendita. Da tempo FederBio chiede al Ministero competente di attivare una cabina di regia permanente per assicurare una condivisione di informazioni e una pianificazione delle attività di controllo più efficace fra le Autorità pubbliche e gli organismi di certificazione autorizzati affinché si possa elevare ancora di più il livello di garanzie per i consumatori e per i produttori biologici onesti, che sono la grande maggioranza. FederBio, come in tutti gli altri casi di frode, ha già offerto la propria collaborazione alla Magistratura e alle Autorità inquirenti e si costituirà parte civile nei confronti dei soggetti che verranno rinviati a giudizio”.