“L’appoggio del Ministro Zaia alla decisione del Governo tedesco di vietare la coltivazione di mais OGM è l’ennesima conferma di una posizione chiara, coerente e coraggiosa che il nostro Ministro ha sempre mantenuto rispetto alle prospettive per il futuro dell’agricoltura e al ruolo che essa deve avere anche in questo momento di crisi planetaria” ha dichiarato il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla, commentando le polemiche che hanno fatto seguito al mancato incontro di Zaia con alcune ONG.
“Non credo possa esserci miglior paladino di una nuova agricoltura sostenibile legata al Territorio e allo sviluppo locale del Ministro Zaia, in un consesso dove fino ad ora hanno invece dominato interessi di altra natura” ha proseguito Carnemolla. “FederBio e le organizzazioni associate si riconoscono nelle posizioni già espresse da IFOAM e dalla FAO in occasione del recente vertice mondiale a Roma sull’alimentazione, ribadendo che l’agricoltura biologica è una delle risposte possibili, se applicata su larga scala e in maniera efficiente, per poter soddisfare i fabbisogni alimentari del Pianeta, garantendo anche lavoro, salute e qualità ambientale. Il G8 agricolo non deve essere un’occasione per cercare visibilità, ma un momento di forte coesione di tutte quelle forze che non possono che trovare nel Ministro Zaia un punto di riferimento fondamentale per sperare in una conclusione non scontata e feconda del Vertice” ha concluso il Presidente di FederBio.