Roma, 29 maggio 2019 – Il nuovo Parlamento Europeo, costituito dalle donne e dagli uomini premiate dal voto di domenica in Italia e negli altri Paesi europei, dovrà porsi senz’altro una priorità: rendere l’agricoltura europea più sostenibile per l’ambiente e la società. E’ questo il messaggio che le Associazioni della Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura inviano a tutti i nuovi parlamentari europei insieme ai migliori auguri di buon lavoro.
Utilizzare il 38% delle risorse del bilancio comunitario assegnate alla Politica Agricola Comune (PAC) dopo il 2020 per contrastare i cambiamenti climatici ed arrestare la perdita della biodiversità dovrà essere un impegno prioritario per tutti i neo rappresentanti dei cittadini europei.
Una priorità, ricorda la Coalizione #CambiamoAgricoltura, confermata anche dai risultati del rapporto su PAC e cambiamenti climatici, realizzato da esperti esterni per la Commissione europea e presentato ieri subito dopo il voto di domenica. Il documento, disponibile sul sito della Commissione https://ec.europa.eu/agriculture/content/evaluation-cap-climate-change-and-greenhouse-gas-emissions_it conferma le criticità della PAC attuale per la riduzione significativa delle emissioni di gas clima alteranti e l’urgenza di rinforzare gli impegni ambientali nei nuovi Regolamenti in discussione per il periodo di programmazione 2021-2027. I sussidi perversi della PAC attuale nel 2016 hanno ridotto le emissioni di gas serra di un misero 2% a fronte delle emissioni complessive dovute all’insieme delle pratiche agricole e zootecniche intensive che superano il 20% del totale, una PAC per questo non più sostenibile.
Le risorse della PAC dovrebbero essere destinate prioritariamente alle pratiche agricole che consentano di mitigare e compensare i cambiamenti del clima come il sostegno alle colture come le leguminose nell’ambito delle rotazioni e lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Un altro allarme che giustifica l’urgenza di una seria riforma della PAC è il drammatico declino della biodiversità a livello globale, lanciato nelle scorse settimane dall’IPBES e dalla FAO che hanno denunciato il serio rischio della perdita di oltre 1 milione di specie animali e vegetali per effetto delle attività umane, con la previsione di effetti devastanti sull’agricoltura. E in Europa è ancora una volta l’agricoltura intensiva ad essere indicata come la principale causa di tutto questo.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura chiede per questo ai deputati neoeletti di mettere la mitigazione del clima e la conservazione della biodiversità al centro della futura politica agricola europea e si offre per un confronto loro per discutere fattivamente del decalogo della Coalizione per la nuova PAC, che è disponibile su www.cambiamoagricoltura.it.

 

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