I produttori biologici europei di vino propongono regole precise per definire
il processo di produzione di vino da uve biologiche da applicare entro il 2010.
Ci si aspettava che la vendemmia 2010 si sarebbe svolta con l’applicazione delle nuove regole EU per la produzione e l’etichettatura del vino e dei derivati; purtroppo, a causa del mancato accordo a livello politico, così non è stato e lo scorso giugno la commissione Europea si è vista costretta a ritirare la proposta di regolamento comunitario sul vino biologico.
La definizione ufficiale rimane quindi “vino prodotto da uva biologica”, e sulle bottiglie non è consentito applicare il logo biologico europeo.
Per superare la paradossale situazione, le organizzazioni biologiche di diversi Paesi europei hanno deciso di lanciare un’iniziativa privata: la Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio), che si basa sulla bozza del regolamento EU (migliorandola) e sui risultati del progetto internazionale di ricerca ORWINE.
La Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio), consentirà ai produttori biologici di vino di valorizzare al meglio il proprio rispetto dell’etica di produzione biologica non solo nei campi, ma anche in cantina e fino al bicchiere del consumatore.
Il loro vino non potrà che essere etichettato con la definizione legale di “prodotto da uve di origine biologica”, ma potrà recare informazioni sulle pratiche virtuose di trasformazione (abbattimento dei solfiti ecc.).
I partecipanti all’iniziativa sono organismi impegnati nella definizione di standard tecnici, enti di certificazione e organismi di controllo, organizzazioni di produttori, istituti di ricerca scientifica, operatori del mercato e altre organizzazioni di Italia, Francia e Spagna.
“L’Italia è il principale produttore e esportatore di vino biologico in Europa, dunque l’adesione di FederBio a questa iniziativa – commenta il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla – ha l’obiettivo di rilanciare sia a livello europeo che nazionale l’esigenza di regolamentare quanto prima questo comparto e consentire alle nostre imprese di valorizzare al meglio gli sforzi fatti in questi anni per lavorare secondo i principi del metodo biologico non solo nella vigna ma anche in cantina. Siamo già in forte ritardo rispetto alla concorrenza dei vini biologici del resto del mondo, chiediamo a Governo e Regioni di affiancarci in questa battaglia.”
Aggiunge Antonio Compagnoni, Rappresentante Italiano in IFOAM EU, International Federation of Organic Agriculture, che raggruppa circa 30 associazioni, tra le quali anche AIAB: “La Carta Europea è un forte segnale dalle maggiori organizzazioni biologiche europee, associate alla Federazione Mondiale del Biologico (IFOAM), rivolto alle istituzioni, al mercato e ai consumatori. È una dimostrazione concreta di totale adesione ai principi IFOAM del biologico che includono anche quello della Salute, nel rispetto delle giuste aspettative dei consumatori biologici, per creare una comune base di regole condivise dai e per i produttori. Sono ancor più soddisfatto rilevando il ruolo da protagonisti dell’iniziativa svolto dai soci Ifoam Italiani.”

L’iniziativa Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio) intende mandare un segnale forte ai consumatori e agli operatori della produzione e del mercato convinti che si possa e debba andare oltre la semplice produzione biologica dell’uva, e che il vino ottenuto rispettando lo spirito biologico anche nella fase di trasformazione possa e debba essere chiaramente identificato.
La Carta è anche un richiamo alla politica per ripartire prima possibile con il dialogo per la definizione di un regolamento EU sulla produzione di vino biologico.
La Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio), è aperta all’adesione, basata su un Memorandum di intesa, di tutti gli operatori coinvolti nella catena di produzione di vino biologico che si impegnano a rispettarne i requisiti tecnici: tanti più attori saranno coinvolti nel progetto, tanto più esso potrà avere successo nello stabilire e assicurare i criteri di alta qualità del vino delle aziende biologiche e nello stimolare l’Unione europea a impegnarsi per riprendere in mano il dossier.
Maggiori informazioni sull’iniziativa (modalità di partecipazione, lista completa degli organismi aderenti, lista dei produttori, ecc..) saranno disponibili a breve sul sito web.
La segreteria della Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio) è affidata all’Istituto tecnico per l’agricoltura biologica di Parigi.
Per informazioni e adesioni, contattare:
ITAB – Institut Technique de l’Agriculture Biologique,
149, rue de Bercy, 75 595 Paris cedex 12, France
Mrs. Monique Jonis. E-mail: monique.jonis@itab.asso.fr
Tel. +33 (0)467 06 23 93
In Italia: FederBio, tel. 051.4210272, info@federbio.it