Siglato oggi a Roma il Protocollo d’Intesa tra WWF Italia e FederBio. Le due Associazioni lavoreranno insieme nei prossimi cinque anni per promuovere l’agricoltura biologica in Italia con l’obiettivo comune del 40% di SAU (Superficie Agricola Utilizzata) certificata biologica entro il 2030 e per promuovere un Piano di azione nazionale per l’agroecologia.

 

Roma, 8 Novembre 2018 – Con le firme dei due presidenti, Donatella Bianchi per il WWF e Paolo Carnemolla per FederBio, è stata rinnovata oggi a Roma la collaborazione tra l’Associazione italiana per il WWF e la principale Associazione della filiera dell’agricoltura biologica in Italia.

Le due Associazioni confermano così un’alleanza avviata nel 2011 con un primo accordo di collaborazione per la promozione dell’agricoltura biologica nel nostro paese.

Con la firma di questo nuovo protocollo d’intesa FederBio ed il WWF Italia si impegnano a promuovere e realizzare congiuntamente azioni e progetti per l’analisi, la definizione e la divulgazione di modelli praticabili di gestione multifunzionale delle aziende agricole biologiche e biodinamiche, sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, funzionali al raggiungimento degli obiettivi specifici dell’area di lavoro agricoltura della Strategia Nazionale Biodiversità, all’attuazione delle altre Strategie e Programmi a livello europeo, nazionale e regionale definiti per affrontare le sfide ambientali indicate dalla attuale e futura Politica Agricola Comune dell’Unione Europea.

Per la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi: “La collaborazione tra FederBio e WWF ha due obiettivi prioritari: raggiungere entro il 2030 il 40% della superficie agricola utilizzata in Italia certificata in agricoltura biologica quale principale contributo dell’agricoltura italiana agli obiettivi delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (SDGs) e impegnare il Governo italiano, attraverso il Ministero dell’Agricoltura, Alimentazione, Foreste e Turismo, per la redazione di un rapporto annuale nazionale sull’agroecologia, come già realizzato da tempo in Francia. Con questo protocollo rinnoviamo il nostro impegno per un’agricoltura sempre più sostenibile, libera da pesticidi e amica della natura tema su cui il WWF è impegnato sin dall’inizio degli anni ‘80 del secolo scorso. In tutti terreni agricoli presenti nelle oltre 100 Oasi e Riserve gestite dall’Associazione si pratica solo agricoltura biologica per la filiera dei prodotti biologici ‘Terre delle Oasi’. Insieme a FederBio vogliamo far crescere l’agricoltura biologica nel nostro paese per rispondere alle crescenti richieste dei consumatori che vogliono un cibo sano prodotto tutelando la natura”.

Per Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio,la collaborazione con un’Associazione internazionale come il WWF è per FederBio la naturale prosecuzione del nostro impegno nello sviluppo di quel modello di agricoltura che rappresenta oggi la forma più avanzata di sostenibilità ambientale, sociale ed economica del settore primario. Il biologico e il biodinamico sono le pratiche agricole che rispondono più di altre ai principi dell’agroecologia, basati sull’imitazione della natura e sulla sua salvaguardia. Con il WWF stiamo già condividendo importanti iniziative come la nostra Campagna “Cambia la Terra” per contrastare l’uso della chimica di sintesi in agricoltura e il lavoro per una seria riforma della PAC post 2020 che premi maggiormente questi modelli di agricoltura più sostenibili. Con la firma di questo protocollo d’intesa rafforziamo una preziosa alleanza per raggiungere insieme obiettivi ambiziosi ma realistici e necessari per dare un futuro all’agricoltura del nostro paese

Il protocollo d’intesa siglato oggi dalle due Associazioni sarà attuato nei prossimi cinque anni attraverso un gruppo di lavoro interdisciplinare dedicato all’agroecologia per promuovere l’applicazione dei suoi principi e metodi per la sostenibilità e la multifunzionalità dell’agricoltura italiana, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio rurale. In particolare FederBio e WWF lavoreranno insieme per la promozione dell’agricoltura biologica e biodinamica nell’ambito della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea e nei suoi strumenti di attuazione a livello nazionale e regionale, anche attraverso comuni azioni politico – istituzionali. La divulgazione dei positivi effetti dell’agricoltura biologica e biodinamica sugli ecosistemi e sui processi ecologici, attraverso comuni progetti ed attività di ricerca, informazione, comunicazione, educazione ambientale ed alimentare. La promozione e realizzazione di progetti ed attività per la valutazione economica dei servizi ecosistemici forniti dalle aziende agricole biologiche e biodinamiche e per la tutela dei beni comuni (biodiversità, suolo, paesaggio e risorse idriche). La promozione e realizzazione di progetti ed attività per l’identificazione e la divulgazione delle buone pratiche per la conservazione della biodiversità, il contrasto e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile delle risorse idriche nelle aziende agricole biologiche e biodinamiche in Italia.

 

FederBio (www.federbio.it) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.

Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.

La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.

WWF. Fondato in Svizzera nel 1961, il WWF è tra le più grandi organizzazioni mondiali per la conservazione della Natura: il panda bianco e nero – simbolo dell’Associazione – è divenuto emblema di impegno, concretezza e positività per la tutela degli ecosistemi naturali e per il futuro dell’uomo. Un’organizzazione presente in 100 Paesi e nei 6 continenti, che porta avanti ogni giorno oltre 2000 progetti di tutela di habitat e specie a rischio in tutto il mondo, grazie al supporto di 5 milioni di sostenitori.

Nel 1966 il WWF arriva nel nostro Paese con l’obiettivo di preservare il patrimonio naturale italiano. Ogni anno nelle oltre 100 oasi del WWF gli oltre 500 mila visitatori possono ammirare 20 specie rare tra animali e piante che sono state salvate: dal cervo sardo alla lontra le Oasi del WWF custodiscono tesori di biodiversità straordinari fra cui 6 specie ‘endemiche’ delle oasi (vivono solo in queste aree), dal fiordaliso del sagittario (in Abruzzo) alla farfalla Teia Dubia (Saline di Trapani). Il WWF è stato protagonista nell’educazione ambientale di centinaia di migliaia di bambini e ragazzi in 50 anni di campi estivi in oasi e parchi. Ogni anno coinvolge circa 10.000 classi ogni anno in programmi educativi e visite alle Oasi.

Purtroppo, le sfide future sono ancora molte: deforestazione, cambiamenti climatici, scarsità d’acqua e perdita di biodiversità, perdita di suolo fertile, consumo di risorse naturali insostenibile. Ma lavorando insieme, possiamo raggiungere qualsiasi risultato e «together possible» è proprio l’invito del WWF ai giovani, ai docenti, alle scuole, aziende, istituzioni a collaborare.

 

 

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