Da febbraio ad aprile convertita una superficie pari a 38 mila stadi di San Siro, consumi su del 7%: associazioni in pressing per ottenere l’approvazione della legge di settore dal Parlamento.

Da febbraio ad aprile nel pieno del lockdown durante la prima ondata della pandemia Covid-19 una superficie pari a 38 mila stadi di San Siro (quasi 27 mila ettari) è stata riconvertita a biologico con la messa al bando dei pesticidi chimici di sintesi. Il report dell’Ufficio centrale della repressione frodi mette in luce la tendenza alla crescita del settore che va avanti da anni e che da oggi e fino a domenica sarà in mostra a Bologna al Sana Restart. 

Una tendenza in linea con le direttive della Commissione Ue ha lanciato la strategia Farm to Fork che prevede l’obiettivo di dimezzare pesticidi e antibiotici entro il 2030, arrivando per quell’anno al 25% di superficie biologica in tutta la UE. In Italia siamo a poco più del 15%, l’obiettivo è, quindi, di aumentare di due terzi le attuali superfici a coltura biologica nei prossimi 10 anni. In termini assoluti, infatti, pur rappresentando il terzo paese per superfici bio preceduto da Spagna e Francia, si distingue per incidenza sul totale della SAU che oggi raggiunge il 15,8%, a fronte di una media europea del 7,5%.

In parallelo, nel 2019 si rileva una crescita del settore biologico anche dal punto di vista del numero degli operatori arrivati a 80.643 in aumento del 2% rispetto al 2018, secondo i dati di Sinab. Secondo Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio, si tratta di «una grande opportunità per la ripresa economica che ha bisogno di proposte innovative fondate sulla sostenibilità. Per agricoltura, territorio rurale e cibo, l’innovazione è già disponibile con la scelta del biologico e dell’agroecologia».[…]

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FONTE


TESTATA: La Stampa
AUTORE: Maurizio Tropeano
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 ottobre 2020