23 luglio 2021La Puglia è tra le regioni italiane più vocate alla coltivazione biologica di uva da tavola e ciliegio. E su questa vocazione vuole costruire sempre maggiori competenze. Innovare, partecipare, condividere: questi i metodi per raggiungere l’obiettivo al centro del progetto “Oltre.bio: gestione innovativa della cerasicoltura e viticoltura da tavola” realizzato grazie al supporto del PSR Puglia 2014-2020. Gli 11 partner hanno pianificato in maniera condivisa e partecipativa strumenti innovativi, coerenti con le pratiche e gli obiettivi del biologico, per migliorare la produzione delle due colture protagoniste dell’agricoltura pugliese.

Di questo si parlerà il 26 luglio alle ore 18:00 nel primo incontro di comunità pratica “La cooperazione per una gestione innovativa della cerasicoltura e viticoltura da tavola biologica: il progetto Oltre.bio” cui parteciperanno Giovanni Ranaldo, Presidente OP JONICA; Vincenzo Verrastro, CIHEAM; Luigi Tarricone, CREA- Centro ricerca Viticoltura ed Enologia; Concetta Gentile, Agrimeca Grape and Fruit Consulting; Giancarlo Di Renzo, Università degli Studi della Basilicata -SAFE.

L’obiettivo è fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto evidenziando le opportunità e le potenzialità offerte da questo nuovo approccio che prevede la gestione integrale del suolo, della risorsa idrica con effetti sulle caratteristiche vegeto-produttive e sull’efficienza d’uso dell’acqua irrigua.

Protagonisti del pomeriggio saranno tutti gli operatori del settore che vorranno, con i partner coinvolti, condividere, conoscere e apprendere nuove possibilità di gestione delle due colture. Grazie ad appuntamenti come questo, il progetto Oltre.bio riuscirà a creare delle vere e proprie comunità di pratica con gli stessi fabbisogni e interessi ma soprattutto la stessa passione.

Ancora una volta la Puglia, che vanta più di 2.600 ettari di uva da tavola e circa 3.000 ettari di ciliegio (fonte Biobank Open Project, Regione Puglia, 2018) gestiti con metodo biologico, diventa protagonista di una nuova sfida. Con Oltre.bio, infatti, la Regione e i partner coinvolti vogliono superare la concezione del biologico come semplice strumento di salvaguardia e conservazione dei metodi dell’agricoltura tradizionale e contadina e percorrere una strada ben chiara fatta di supporto alla crescita e alla maturazione senza squilibri vegetativi, rispetto della fertilità del suolo e razionale utilizzo della risorsa idrica. E ancora, l’obiettivo è quello di migliorare la gestione post-raccolta. Grazie all’attività di ricerca di Università e centri di ricerca coinvolti nel progetto, sarà infatti possibile trasferire alle imprese pugliesi i risultati raggiunti che migliorano la shelf life di uva da tavola e ciliegio, consentendo al made in Puglia di andare oltre i mercati attualmente coperti.

La Puglia vuole insomma dare un segnale chiaro e coerente con lo sviluppo dell’agricoltura biologica: creare sempre più sinergia tra mondo agricolo e istituzioni per preservare l’attività produttiva nel lungo termine producendo frutta con caratteristiche organolettiche e nutrizionali migliori rispetto al passato e sviluppare tecnologie sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale che soddisfino le istanze dei produttori e dei consumatori.

UFFICIO STAMPA


Dania Buonamano

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