A seguito della firma dell’accordo di settore tra FederBio e il Ministero dello Sviluppo Economico dello scorso marzo e con l‘intesa operativa tra MiSE, ICE e FederBio prende il via la fase operativa del progetto di internazionalizzazione del Biologico italiano.
Il Biologico sta vivendo, in Italia e nel mondo, un momento di sana crescita: la crisi in atto determina infatti un nuovo stile di vita e un orientamento dei consumi verso acquisti più consapevoli e attenti ai temi della salute, dell’ambiente e della sostenibilità. Quello italiano è un Biologico di eccellenza e qualità, un primato da promuovere dal Mediterraneo al resto del mondo.

L’accordo di settore prende inizialmente in considerazione i mercati del Nord e del Sud America, quali aree di espansione delle produzioni biologiche italiane e prevede il coinvolgimento di oltre 50 imprese e consorzi del biologico italiano e 40 fra i maggiori buyer del Sud e Nord America. E’ inoltre previsto il coinvolgimento di BolognaFiere per rafforzare la presenza di operatori e buyer esteri alla fiera SANA di Bologna, il principale evento espositivo per il Biologico in Italia.

Il progetto, realizzato in collaborazione con ICE, ha come obiettivo quello di creare un’espansione del mercato e dei canali di distribuzione attraverso la diffusione di dati scientifici, ricerche e documentazione inerenti alle relazioni fra dieta Bio-Mediterranea, stili di vita e prevenzione delle malattie, dando vita a network multidisciplinari fra l’industria biologica italiana e i pediatri, i medici, i nutrizionisti e tutte le altre professionalità collegate al Bio-benessere, con l’apertura innanzitutto degli sportelli promozionali a New York e a San Paolo del Brasile presso gli uffici ICE.

“La dieta Bio-Mediterranea – spiega Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – basata su produzioni biologiche certificate legate ai territori e alla loro storia, è un esempio importante che possiamo dare a tutto il mondo. I suoi ingredienti essenziali sono gusto, tradizione e qualità dei prodotti, con una maggiore densità nutrizionale e l’assenza di inquinanti e conservanti: queste sono le motivazioni per le quali il Biologico italiano sbarca in America. Inoltre, come sostenuto da studi internazionali di nutrizionisti, dietologi, esperti di biotecnologie alimentari, medici generali, pediatri ed economisti della salute, la dieta Bio-Mediterranea è uno strumento di prevenzione e di cura di molte malattie degenerative sociali diffuse”.

Più nel dettaglio il progetto prevede l’apertura a New York e a San Paolo del Brasile di due uffici dedicati alla promozione del biologico italiano, che opereranno in maniera stabile; una campagna di formazione rivolta ai buyer e alla stampa estera; networking event con degustazioni di prodotti quali vino e olio biologico, aceto balsamico e Parmigiano; presenza a Fiere di settore quali Fispal a San Paolo, Fancy Food a New York, Sana di Bologna. Inoltre, 40 aziende dal Sud America e dagli USA saranno invitate ed effettueranno visite didattiche ai consorzi ed alle aziende italiane.