Bologna, 21 febbraio 2011 – Un settore in continua crescita, che fornisce prodotti sempre più apprezzati dai consumatori alla ricerca di sicurezza alimentare, qualità e tutela ambientale e che conquista anche la GDO, con una rete di distribuzione capillare e in grado di raggiungere diverse tipologie di utenti: questa è l’analisi del comparto fornita dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Giancarlo Galan, a commento dei dati ISMEA (Istituto per i Servizi del Mercato Agroalimentare).Un commento che evidenzia il ruolo del comparto, definito dal Ministro stesso come “un vero modello per la nostra agricoltura”, per un rilancio dell’agricoltura stessa e per una conseguente crescita sana del settore alimentare, dove la qualità è il punto di partenza, l’esigenza più esplicita espressa dai consumatori. “Condivido totalmente le parole del Ministro Galan – commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio –  che confermano una uguaglianza di vedute sul ruolo del biologico come vero esempio e modello per l’agricoltura del nostro Paese. In particolare apprezzo il fatto che il Ministro abbia sottolineato la sempre più imminente necessità di puntare a valorizzare la produzione italiana e il ruolo leader che l’Italia è stata in grado di conquistare sui mercati esteri. La nostra Federazione è impegnata da tempo per valorizzare il Bio Made in Italy grazie agli accordi e alla fattiva collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, con ICE, Istituto per il Commercio Estero, e con Buonitalia. Ne sono da esempio le recenti attività di promozione a Mosca, durante ProdExpo, e a Norimberga, a Biofach dove le aziende italiane hanno avuto ottime opportunità di apertura di nuovi canali di business. In termini invece di qualità e in riferimento a quanto detto sull’etichettatura di origine sottolineo che la normativa europea sul biologico sicuramente è un esempio e un precedente che può supportare l’iniziativa legislativa del Ministro Galan. FederBio è impegnata da tempo in questa direzione puntando a valorizzare al meglio l’approccio interprofessionale e di sistema e rafforzando l’organizzazione della produzione nazionale a rete sul territorio e in filiera. L’esempio concreto proviene dalla prima Assemblea Nazionale dei Produttori Biologici che si è tenuta a Milano l’8 e il 9 febbraio, organizzata per dare voce al primo anello della filiera e per rafforzarne ulteriormente l’integrazione nella Federazione, sempre con l’obiettivo di un sano sviluppo dell’intero comparto. Chiediamo al Ministro di sostenere questo nostro sforzo con il nuovo Piano d’azione di settore che deve essere l’occasione per dare trasparenza ed efficacia all’azione del Ministero in questo settore rispetto a quanto accaduto nel passato.”