In riferimento alla frode scoperta dalla Guardia di finanza di Ravenna che ha sequestrato oltre 1.700 tonnellate di soia non biologica proveniente dall’est Europa e distribuita come bio in Italia FederBio evidenzia la necessità di tenere alta la guardia per prevenire, isolare e punire i comportamenti in violazione della legislazione vigente."I prodotti sequestrati oggi dalla Guardia di Finanza di Ravenna erano già stati fermati dagli organismi di controllo autorizzati, impegnati da mesi in un'opera straordinaria di verifica sui prodotti importati. La Federazione è già parte civile nel processo iniziato a Verona contro i responsabili di altre frodi e con i propri associati è sempre a fianco delle Autorità pubbliche e della Magistratura per garantire i consumatori e punire i delinquenti" – sottolinea Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio.