Uno stand istituzionale, l’organizzazione di eventi, momenti di approfondimento, workshop e una nuova iniziativa per fare cultura sul bio: la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica fa il punto sul biologico alla 34ª edizione di SANA, dall’8 all’11 settembre a BolognaFiere.

Bologna, 6 settembre 2022 – Al centro della partecipazione FederBio a SANA 2022, la campagna di promozione “Being Organic in Eu” cofinanziata dall’Unione Europea, che ha l’obiettivo di incrementare la considerazione e la conoscenza dell’agricoltura biologica, la riconoscibilità del logo biologico Ue oltre a sensibilizzare a un consumo più etico, salutare e sostenibile dal punto di vista climatico ed ecologico.

Nell’ampia area espositiva di FederBio a SANA, lo stand istituzionale Being Organic in Eu in condivisione con Naturland, Associazione internazionale per l’agricoltura biologica fondata in Germania nel 1982 partner del progetto, sarà dedicato ampio spazio alla divulgazione della campagna “Being Organic in Eu”, che punta a valorizzare un sistema agroalimentare sostenibile in linea con gli obiettivi del Green Deal, delle strategie Farm to Fork, Biodiversità 2030 e del Piano d’Azione Europeo.

Protagonista di SANA 2022 è Rivoluzione Bio, la quarta edizione degli Stati generali del biologico, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ICE, FederBio, AssoBio e Nomisma, che quest’anno rientra tra le iniziative previste dal progetto “Being Organic in Eu”. Due giornate di confronto e approfondimento per mettere ulteriormente a fuoco le grandi opportunità del biologico in un momento decisivo che si colloca tra il Piano Strategico Nazionale, che punta ad arrivare al 25% di SAU bio nel 2027, e il Piano d’Azione Nazionale che definisce gli interventi concreti per sostenere lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Particolarmente significativo, in apertura degli Stati generali, il confronto sul biologico come strumento strategico delle politiche europee e nazionali per un nuovo sistema agroalimentare e la tavola rotonda del giorno dopo che apre una fase di confronto tra il mondo scientifico, le associazioni del bio e le organizzazioni agricole sul ruolo dell’agricoltura biologica in una fase, come quella attuale, nella quale le conseguenze della crisi climatica e del conflitto bellico in Europa, stanno provocando ricadute pesantissime anche sulle imprese agricole e agroalimentari.

A SANA 2022, FederBio organizza incontri su temi di particolare rilevanza per il settore. Venerdì 9 settembre, alle ore 15, la Sala Vivace al Centro servizi (Blocco D) ospita l’evento Biodistretti: una nuova fase per la crescita del Biologico, in collaborazione con ANAPROBIO.

Venerdì 9 settembre, alle ore 14, nella Sala Workshop Being Europe (Pad. 29 Stand F54-G53) si parlerà della differenza nelle pratiche di fertilizzazione tra il metodo di coltivazione biologico e quello convenzionale durante il convegno: Applicazione di metodi innovativi per la rintracciabilità dei prodotti dell’agricoltura biologica: il progetto INNOVABIO coordinato dal CREA. Tra gli eventi di rilievo a SANA, il convegno Allevamenti. Sostenibili non basta, il modello è quello del bio, sabato 10 settembre in Sala Allegretto centro servizi (Blocco C), organizzato da Cambia la Terra, progetto promosso da FederBio con Legambiente, Lipu, Medici per l’ambiente, Slow Food e WWF.

“Il 2022 è un anno davvero rilevante per il biologico, con l’approvazione della legge lungamente attesa, lo stanziamento di quasi 3 miliardi di euro per sostenere la transizione dell’agricoltura e allineare anche l’Italia agli ambiziosi obiettivi di sviluppo del biologico dell’Ue. Ecco perché ritengo che quest’edizione di SANA, preceduta dagli Stati Generali del bio, sarà fondamentale per tracciare il futuro del vero biologico ed affrontare anche i punti critici come la battuta di arresto, nella continua crescita dei consumi di prodotti bio degli ultimi anni, dovuta alla perdita di potere di acquisto delle famiglie aggravata dalla forte spinta inflazionistica dell’ultimo periodo. Stiamo vivendo un periodo di incertezza e grande difficoltà legato alle crisi energetica, alimentare e di materie prime scatenate dal conflitto bellico in Ucraina, cui si aggiunge un’emergenza climatica ormai conclamata. In questo scenario risulta ancora più importante spingere sulla transizione agroecologica, non solo per avere un’indipendenza di produzione alimentare, ma anche per tutelare gli ecosistemi, la fertilità del suolo e contribuire a mitigare i cambiamenti climatici, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

FederBio (www.feder.bio.) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.
Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.
La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.

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