Bologna, 11 aprile 2011 – Un progetto di formazione e di promozione del biologico italiano, eccellenza nel settore agroalimentare, in un Paese che offre elevate disponibilità in termini di materie agricole, che si sviluppa grazie alla comunità italiana lì residente per unire le tradizioni e le culture dei due Paesi: questo il progetto AGRIQUALITY, portato avanti in Argentina da ANFE – Associazione Nazionale Famiglie Emigrati – in collaborazione con FederBio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, e finanziato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.Il primo step del progetto è stata la formazione rivolta a cittadini italiani residenti in Argentina, che ha previsto l’organizzazione di due master per la preparazione di nuovi tecnici agronomi, a Cordoba, e di tecnici nella produzione di qualità nel settore lattiero-caseario, a Buenos Aires. Oltre all’aspetto formativo AGRIQUALITY si basa su un’intensa attività di programmazione partecipata svolta grazie alla collaborazione tra ANFE e FederBio che ha l’obiettivo di proporre e creare opportunità di cooperazione tecnica, scientifica e commerciale per avviare azioni di cooperazione tra l’Italia, l’Argentina e altri Paesi del Centro e Sud America. Il progetto ha suscitato l’interesse di SENASA (Servizio argentino fitosanitario e per la qualità alimentare nazionale), CIAO (Conferenza Intergovernativa Agricoltura Organica del Mercosur) e IICA (Istituto Interamericano Cooperazione Agricola), realtà con le quali ANFE e FederBio stanno definendo un percorso di collaborazione per la stesura e l’attuazione di nuovi progetti.“AGRIQUALITY sta creando concrete opportunità di sviluppo nel settore dell’agricoltura biologica e dello sviluppo sostenibile. – commenta Natale Marcomini, responsabile progetti Sud America di FederBio – Sono stati definiti circa 15 progetti che hanno basi solide per costituire realtà operative nel biologico e attività di sviluppo di nuove filiere bio in Argentina. La cooperazione tra le differenti realtà pubbliche e private permette tutto ciò attraverso l’attivazione di azioni che vanno dalla formazione su tecniche produttive biologiche di diverse filiere agricole alla formazione di animatori dello sviluppo locale, dallo sviluppo partecipato di metodologie didattiche a distanza alla creazione di una piattaforma sulle innovazioni tecnologiche e di processo utili allo sviluppo sostenibile, dalla sensibilizzazione dei consumatori alla promozione dell’associazionismo”. Dalle attività già realizzate ai nuovi progetti che permettono lo sviluppo del biologico italiano, riconosciuto in tutto il mondo come un modello vincente ed esemplare di qualità, solidità ed eccellenza alimentare: questa un’altra opportunità di crescita che FederBio ha voluto abbracciare per trasmettere i valori del Made in Italy.