L’azione ha portato a 4 arresti. L’azienda coinvolta avrebbe utilizzato mezzi tecnici non ammessi, come erbicidi e fertilizzanti di sintesi. L’impresa conterebbe su circa 1.000 ettari di superficie in Italia e 10.000 all’estero, principalmente in Romania.

 

Bologna, 16 novembre 2018 – Da 26 anni in prima linea per la tutela delle produzioni biologiche e biodinamiche, FederBio esprime soddisfazione per l’azione condotta dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf) Nord Est che insieme ai Carabinieri del nucleo Tutela Agroalimentare di Parma ha portato all’interruzione di una frode di false produzioni bio e all’arresto di 4 persone.

L’ipotesi accusatoria è che le aziende del gruppo coinvolte, tutte formalmente biologiche a livello produttivo, avrebbero utilizzato erbicidi e fertilizzanti di sintesi, mezzi tecnici non ammessi nei protocolli di produzione biologica.

“Già dal 2017 FederBio ha chiesto di fare chiarezza sulle vicende che sono state oggetto delle indagini della Procura di Verona, allertando il mercato affinché sui prodotti del gruppo veronese coinvolto nell’indagine vi fosse la massima attenzione e cautela. Anche grazie alle nostre sollecitazioni, le certificazioni delle aziende in questione erano state finalmente sospese nei mesi scorsi, in attesa che le indagini facessero il loro corso. Come sempre, siamo a fianco della Magistratura e delle forze di polizia giudiziaria, il cui intervento è fondamentale per tutelare anzitutto la maggioranza di imprese oneste del biologico italiano, oltre che i consumatori. Come chiediamo da mesi, ora è ancor più necessario vigilare affinché la quantità di prodotto che il gruppo di aziende veronesi immetteva nel mercato del biologico nazionale non venga sostituita da prodotto estero o con ancora maggiori rischi di frode. Anche per questo lo scorso settembre a SANA abbiamo presentato una nuova piattaforma di tracciabilità per le filiere biologiche e con alcune importanti aziende del settore avviato contatti per dare al comparto in cui operava il gruppo veronese una nuova prospettiva di massima trasparenza e legalità”, precisa Paolo Carnemolla, Presidente FederBio.

 

FederBio (www.federbio.it) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.

Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.

La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.

 

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