Prendiamo atto con soddisfazione di questa prima e parziale mossa del Governo per vietare le coltivazioni OGM in Italia e dell’annuncio di una strategia più complessiva che, tuttavia, ci piacerebbe fosse anche frutto della concertazione con le rappresentanze dei settori direttamente interessati, come nel caso del biologico. Rimane il fatto che l’efficacia del Decreto è strettamente connessa con l’individuazione di tutti i siti dove sono stati seminati gli OGM e che, secondo i siti del Movimento Libertario e altre associazioni pro OGM, ammontano a migliaia di ettari di superficie. FederBio già da due settimane ha chiesto formalmente al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e alle Regioni di procedere con le indagini e le azioni necessarie a individuare questi siti senza che a oggi sia giunta alcuna risposta in merito. Ci auguriamo quindi che anche di questo si parli del Decreto firmato oggi” commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio.