Officinae Verdi e FederBio insieme per sviluppare energie rinnovabili ed efficienza energetica nel comparto dell’agricoltura biologicarnPossibili risparmi fino al 30% dei consumi energetici con soluzioni in grid parity (fotovoltaico), biomassa, biogas, minieolico, mini idro, solare termico e misure di efficienza energeticarn Sviluppare energie rinnovabili ed efficienza energetica nel comparto delle coltivazioni biologiche. È questo l’obiettivo del progetto Green Energy Desk FederBio – Officinae Verdi, rivolto ad aziende che vogliono tagliare i costi energetici per recuperare competitività e risorse da investire nel proprio business e puntare sull’eccellenza e la sostenibilità dei prodotti.rnIl progetto, che rappresenta il primo risultato concreto della collaborazione siglata da Officinae Verdi e FederBio nel corso di Vinitaly 2013, è stato presentato oggi a Roma nell’ambito del workshop “Green Economy applied” presso la sede FederBio, alla presenza di Paolo Carnemolla Presidente FederBio, Giovanni Tordi Amministratore Delegato Officinae Verdi, Riccardo Valentini Direttore della Divisione Impatti del clima del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Consigliere della Regione Lazio.rnLe aziende agricole, come il resto delle imprese italiane, sono penalizzate da un costo dell’energia elettrica superiore del 27% al costo medio dell’energia pagato dai competitor europei. Inoltre, su 22 miliardi di euro sprecati ogni anno per inefficienze energetiche, il 42% sono a carico del settore industriale: 8 miliardi di euro che ogni anno potrebbero essere recuperati grazie ad interventi di efficienza energetica sugli stabilimenti e sugli impianti (fonte Confindustria).rnI margini di miglioramento che le imprese possono raggiungere sul fronte del recupero e della riqualificazione energetica sono ampi, intorno al 19%- 30% in base al settore merceologico e allo “stato di salute” impiantistico ed edilizio dell’azienda, con punte che arrivano al 40% laddove si intervenga su impianti che non hanno mai provveduto ad un approccio di riqualificazione energetica integrato (elettricità, riscaldamento).rnIl Green Energy Desk, attraverso gli esperti di Officinae Verdi, supporta le imprese che vogliono investire in tecnologie quali fotovoltaico in grid parity, solare termico, biomasse, biogas, minieolico, minidro, cogenerazione ed efficienza energetica per abbattere i costi energetici e recuperare competitività.rnLe imprese sono supportate dal Desk Energia attraverso: audit energetico, studio di fattibilità tecnico ambientale economico finanziario (TAEF) per ottimizzazione degli investimenti e individuazione delle soluzioni finanziarie (attivabili con UniCredit), realizzazione impiantistica, gestione delle pratiche autorizzative e ottenimento degli incentivi, sino alla certificazione degli interventi realizzati.rnLe soluzioni e i prodotti finanziari (UniCredit) collegati ai progetti di eco-sostenibilità sono pensati non solo per impianti di grandi dimensioni, ma anche e soprattutto per piccole – medie taglie, da 20 a 200 kWp, in una logica di autoconsumo in linea con gli ultimi decreti sulle rinnovabili.rn“L’agricoltura e la deforestazione – ha dichiarato Paolo Carnemolla Presidente FederBio – sono tra i fattori che più contribuiscono al cambiamento climatico: dal 1990 al 2004, la produzione di CO2 collegata ai processi produttivi agricoli è passata da 39 milioni di tonnellate a 49 miliardi, a causa di un sempre maggiore utilizzo di fertilizzanti, lo sviluppo della zootecnia, la produzione dei reflui. Senza un’inversione di rotta, secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) in pochi anni assisteremo ad un aumento tra il 35% e il 60% di ossido di azoto e di 60% di metano associato alle produzioni. Non bisogna dimenticare inoltre – ha aggiunto Carnemolla – che esiste una relazione positiva tra salvaguardia della biodiversità che il metodo di coltivazione biologica permette, miglioramenti della produttività dei terreni e delle rese agricole e protezione dell’ambiente: incentivare tutti gli attori delle filiere agricole a sostenere lo sviluppo tecnologico e l’innovazione per un’agricoltura sostenibile non è solo un’azione di etica ambientale, ma anche una strategia per il contenimento dei consumi energetici e dei costi”.rn“L’esigenza di recupero di competitività che vivono oggi le imprese, penalizzate da un costo dell’energia più alto rispetto ai loro competitor europei – ha dichiarato Giovanni Tordi, Amministratore Delegato Officinae Verdi Spa – può partire proprio dal taglio dei consumi energetici, secondo quanto indicato anche dalla Strategia energetica nazionale e dalla Direttiva europea in materia di efficienza energetica. Obiettivo dell’accordo Officinae Verdi – FederBio è proprio quello di supportare le aziende che vogliono intraprendere concretamente un percorso di riqualificazione energetica, per recuperare risorse abbattendo i costi dell’energia e raggiungere l’eccellenza sul piano della sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. E siamo certi – ha concluso Tordi – che questo modello ci consentirà di accelerare il cambiamento verso una new economy improntata al recupero degli sprechi, non solo in campo energetico”.rn“L’importanza del metodo biologico delle produzioni agricole – ha dichiarato Riccardo Valentini, Direttore della divisione Impatti del Clima del CMCC – è sempre più evidente come strumento per tutelare la salute dell’uomo e dell’ambiente.
L’agricoltura biologica non è un semplice ritorno al passato: non si tratta di rinnegare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche, ma di utilizzare saggiamente gli strumenti che la scienza e il progresso ci mettono a disposizione.
La Regione Lazio si impegna a sostenere l’agricoltura biologica nel proprio territorio con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e promuovere uno sviluppo agricolo durevole, per garantire la produzione di cibi di alta qualità nutrizionale e privi di residui chimici, mantenere la biodiversità e l’equilibrio dei microrganismi del suolo e ridurre l’inquinamento che può derivare dalle pratiche agricole.”