FederBio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, e Città del Bio, l’associazione dei comuni e degli enti locali che promuove la qualità dei territori e delle produzioni, in un progetto di “economia della natura” che garantisca una migliore qualità della vita  per tutti, hanno firmato un protocollo d’intesa per lavorare congiuntamente e creare una cabina di regia nazionale a favore dello sviluppo del biologico nella ristorazione collettiva, sia pubblica che privata.La collaborazione tra le due realtà trova il suo punto di partenza nella grande opportunità che la ristorazione collettiva, scolastica e ospedaliera, rappresenta per le produzioni biologiche italiane e, parallelamente, nell’importante opportunità che il biologico garantisce a scuole, ospedali e ristoranti aziendali in termini di promozione della salute, della convivialità e dell’educazione alimentare.“La diffusione del bio nella ristorazione collettiva ha subito un rallentamento negli ultimi anni complici la crisi economica che colpisce famiglie ed imprese e la crisi delle finanze degli enti locali. – commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – Per agevolare lo sviluppo del biologico soprattutto nella ristorazione collettiva pubblica dobbiamo evitare ogni forma di spreco e di inefficienza sia nell’organizzazione delle forniture che in quella del servizio mensa per contenere i prezzi, dimostrando che l’introduzione del bio non comporta necessariamente un aumento dei costi e può avere una ricaduta positiva sull’economia del territorio. Per fare questo è necessario lavorare a fianco delle amministrazioni pubbliche e con tutti gli operatori della ristorazione, diffondendo le buone pratiche esistenti. E’ per questo che nasce l’alleanza di FederBio con l’Associazione Città del Bio, impegnata da anni su questi temi.”“Abbiamo notato nel nostro percorso che per favorire la ristorazione collettiva pubblica sono necessari strumenti nazionali e regionali a supporto delle amministrazioni da una parte e dei produttori dall’altra, affinché si possano avviare processi virtuosi nell’introduzione di prodotti bio. – aggiunge Ignazio Carau, Presidente di Città del Bio – Con il protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto con FederBio vogliamo dare un’ulteriore e concreta opportunità alla ristorazione collettiva per avvicinarsi al biologico”.FederBio e Città del Bio definiranno dunque un piano di lavoro per favorire lo sviluppo del biologico nelle mense di scuole e di ospedali e più in generale nella ristorazione collettiva attraverso: la costituzione di un gruppo di coordinamento nazionale che discuta delle problematiche della ristorazione; la costituzione di momenti di riferimento, regionali e nazionali, sul modello Sportello Mense Bio, per interagire con le amministrazioni comunali e intervenire qualora si manifestino situazioni di criticità per l’introduzione del bio nelle mense scolastiche; il monitoraggio  dell’evoluzione dei prezzi di mercato delle referenze bio per la ristorazione collettiva; l’individuazione di strategie per il miglioramenti dei servizi di ristorazione; la raccolta di esempi di buone pratiche in Italia e in Europa per creare un modello da standardizzare e da proporre; la raccolta di dati statistici sull’introduzione del bio nelle mense; la valorizzazione del ruolo delle derrate biologiche nei processi di implementazione degli Acquisti Verdi.