FederBio Servizi lancia la piattaforma BioDemoFarm che mette in rete i campi dimostrativi allestiti da Fondazione F.lli Navarra, azienda AgriSfera e Podere Stuard. La presentazione a Gualdo presso la sede della Fondazione Fratelli Navarra, nel corso del convegno “Linee tecniche, innovazione e mercato del mais biologico in Italia”. «La piattaforma – ha riferito Nicola Stanzani, direttore di FederBio Servizi – mette in rete le prove di campo di 4 aziende dimostrative (una quarta struttura è in allestimento in Lombardia ndr) per indentificare, nelle diverse aree vocate, la migliore combinazioni di mezzi tecnici per una gestione di precisione del mais in biologico». I protocolli di coltivazione sono già stabiliti e nel corso del 2022, a partire già da aprile, saranno organizzate le giornate dimostrative per fare toccare con mano l’innovazione tecnica. 

L’iniziativa BioDemoFarm intende rispondere all’esigenza crescente degli operatori delle filiere biologiche di individuare le migliori innovazioni tecniche, tecnologiche e organizzative disponibili sul mercato e di potervi accedere in modo mirato e personalizzato. Raccogliendo così nel migliore dei modi le opportunità commerciali potenziali ancora non del tutto espresse da parte di questa coltura. «Le superfici coltivate a mais bio – ha messo in evidenza Riccardo Meo di Ismea – hanno registrato negli ultimi 12 anni una crescita del 125% arrivando nel 2019 a quasi 19mila ettari, circa il 3% dell’intera superficie nazionale destinata a questa coltura».

«Una maggiore fetta di valore aggiunto – ha stigmatizzato Stanzani – per i produttori agricoli potrebbe essere recuperata con l’auspicabile attivazione di contratti multifiliera per valorizzare l’origine di un mais bio 100% made in Italy». Negli Stati Uniti è successo qualcosa di simile: la superficie di mais biologico è aumentata in cinque anni di oltre il 55%, arrivando a 309mila ettari, principalmente per effetto di una domanda strutturata da parte delle aziende lattiero casearie biologiche. Ma per alimentare una filiera del genere con un opportuno volume di materia prima agricola nazionale occorre, per l’appunto, ottimizzare la tecnica colturale. «Il mais – ha spiegato Daniele Fichera di FederBio Servizi – è una delle colture che può registrare i maggiori cali di resa nel bio, soprattutto se non si è in grado di soddisfare le esigenze di unità fertilizzanti azotata nei periodi critici». I percorsi tecnici che possono fare fronte a queste esigenze vanno messi a punto, soprattutto nel biologico, in una logica di rotazione colturale. Nell’ esempio illustrato da Fichera, tratto da uno studio svolto collaborazione con  il Dip. di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Agraria di Bologna,  il mais è inserito in una successione quinquennale con soia, frumento tenero, orzo, girasole e sovesci autunnali.  Tra tutte le colture considerate il mais è quella che presenta, in questa rotazione, i costi produttivi più alti (circa 2.400 euro tra materiali, meccanizzazione e manodopera sugli 8300 complessivi del quinquennio), ma anche la Plv più elevata.

Un valore che all’interno di BioDemoFarm può decisamente migliorare grazie al contributo di partner tecnici come Kws. A Gualdo Roberto Cecchinato, Sales manager di questa realtà, ha infatti illustrato i vantaggi di una gamma di varietà studiate e certificate per il bio di cui alcune resistenti rispetto alle fusariosi e al possibile sviluppo di fumonisine. Roberto Guidotti di Cai Agromeccanici ha descritto l’evoluzione dei mezzi meccanici a movimento indotto che consentono una gestione del terreno e della flora infestante più sostenibile. Stefano Gardenghi di Timac Agro ha spiegato i momenti più opportuni per sostenere la coltura con una gamma di fertilizzanti biologici granulari. Sara Guerrini di Novamont ha descritto quelli che sono ormai 20 anni di prove di utilizzo della pacciamatura biodegradabile nella maiscoltura biologica. Per superare gli stress idrici, fattori spesso limitanti per questa coltura, Marco Bortolamei di Irritec ha spiegato l’utilità dell’ala interrata per la subirrigazione. […]

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FONTE


TESTATA: Terra è Vita
AUTORE: Lorenzo Tosi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 Novembre 2021