Il Lazio punta a 16 biodistretti. Le amministrazioni territoriali protagoniste della terza tappa della campagna per scelte alimentari in favore di ambiente e salute
25 maggio 2024 – Segnali positivi per il biologico. Cresce il numero dei territori che si impegno nell’agricoltura che cura la terra: solo nel Lazio ci sono ben 11 biodistretti, e aumenta il numero dei Comuni che entrano nella rete di chi sceglie il bio. Allo stesso tempo, gli studi indicano una ulteriore flessione di residui di pesticidi nel piatto, anche se non è ancora studiato il cosiddetto effetto cocktail.
Parte insomma con dati che lasciano ben sperare la terza tappa di “I Territori amano il bio – in tour”, iniziativa realizzata nell’ambito del progetto BEING ORGANIC IN EU,: tre nuovi comuni del Lazio entrano a far parte della rete dei Comuni che si impegnano per la riduzione di sostane chimiche nel verde pubblico, nei campi agricoli e nelle mense bio. Al Maxxi di Roma, infatti, Bracciano (RM), Corchiano (VT) e Trevignano Romano (RM), sono tra i protagonisti dell’evento che, da Nord a Sud, ha raccontato le buone pratiche a tutela dell’ambiente. La prova di una spinta che parte dal basso con l’impegno di amministratori locali che cercano ogni giorno di fare la differenza nella tutela del suolo e della salute dei cittadini.
I segnali positivi arrivano anche dal dossier di Legambiente “Stop Pesticidi nel Piatto”: dal 2022 al 2023 le tracce di fitofarmaci negli alimenti – comunque entro i limiti di legge – sono passate dal 44,1% al 39,2%, con una diminuzione del 5%. Aumentano anche i campioni analizzati privi di residui, dal 54,8% al 59,1%.
Eppure, c’è ancora molto da fare. Seppure nei limiti di legge, residui di pesticidi sono stati tracciati nel 15,6% dei campioni analizzati: su quasi un quarto di questi, nel 23,5% dei casi, si ritrovano tracce di diverse sostanze di sintesi. È soprattutto questo “cocktail di fitofarmaci” a scatenare possibili effetti negativi sull’organismo umano, ma la ricerca su questo possibile rischio ancora langue.
“Chiudere il tour partito da Bologna lo scorso settembre, passato per Milano e arrivato oggi a Roma, ci ha permesso di incontrare tanti amministratori locali che con il loro costante impegno e la loro passione si sono affermati come esempi virtuosi di sostenibilità, spesso più avanti rispetto alle politiche nazionali ed europee”, ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio durante il talk curato dalla campagna Cambia la Terra, promossa da FederBio, che si è tenuto alla Festa del Bio – Anteprima Terra Madre. “Mentre la Commissione europea chiede di raggiungere gli obiettivi delle strategie Biodiversità e Farm to Fork, che prevede la riduzione dei pesticidi del 50% entro il 2030, allo stesso tempo ritira il regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUR) e rinnova per altri 10 anni l’uso del glifosato, un erbicida dannoso per l’ambiente e la salute umana. Sostenere le amministrazioni che stanno adottando regolamentazioni per una transizione ecologica, che punti sulla riduzione della chimica di sintesi in agricoltura e a promuovere i distretti biologici per un rapporto virtuoso tra agricoltori e cittadini, è fondamentale. Le numerose pratiche green possono essere replicate da altri comuni, così da creare una rete sempre più solida e influente che promuove un futuro più verde e sano”.
“L’amministrazione che guido crede nelle coltivazioni biologiche. Il biologico garantisce infatti sostenibilità, qualità dei terreni e filiera corta tutti temi su cui stiamo incentrando le nostre politiche”. Aggiunge Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio. “Vien da sé che stiamo conseguentemente investendo risorse importanti nel settore, oltre 100 milioni. Nel bilancio abbiamo già raddoppiato i fondi destinati a questa filiera e nell’ambito del psr, ora csr, abbiamo già dato il via ad un bando da ben 30 milioni per le imprese. Il riconoscimento dell’undicesimo biodistretto della Regione, con altri 5 alle porte, non fa altro che confermare il fermento che abbiamo registrato anche da parte dei territori che hanno compreso le enormi potenzialità del valore della produzione biologica sia dal punto di vista produttivo che economico”.
“Roma, con la sua grande estensione di verde e i campi coltivati che arrivano quasi nel cuore della città storica, è una delle metropoli più agricole d’Europa”, ha affermato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente Ciclo dei rifiuti della Capitale. “Allo stesso tempo, il nostro impegno per la sostenibilità e la salute dei cittadini, ci impone di essere in prima linea sulla riduzione dell’uso di sostanze chimiche di sintesi e nello sviluppo delle pratiche agroecologiche. L’amministrazione capitolina si adopera in questo senso, aprendo al biologico e all’innovazione sociale, anche e soprattutto in favore dei giovani, a partire dalle mense scolastiche bio. Si tratta – ha concluso Alfonsi – di uno degli impegni della nostra Food Policy, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di ridurre quella che definiamo ‘povertà alimentare’: non aumentando la quantità di cibo, ma dando accesso ai cittadini, anche nelle fasce meno privilegiate, a una alimentazione di maggiore qualità”.
Tra gli altri ospiti dell’evento, sono intervenuti: Raoul Tiraboschi, vicepresidente di Slow Food Italia; Gessica Giorgi; delegata all’Agricoltura Comune di Bracciano (RM); Pietro Piergentili, vicesindaco di Corchiano (VT); Luca Galloni, Vicesindaco di Trevignano Romano (RM).
La Banda Musicale G. Puccini della Città di Cave (RM) ha concluso con il suo tradizionale repertorio l’incontro tra i Comuni che si impegnano per un’agricoltura basata sul rispetto della natura e della salute. Un momento di festa per celebrare l’impegno concreto di chi ogni giorno cerca di fare la differenza per il futuro del Pianeta.
I Territori amano il bio – in tour è un evento itinerante promosso dal più ampio progetto I Comuni amano il Bio di Cambia La Terra, campagna di divulgazione sostenuta da FederBio insieme a Legambiente, Lipu, Medici per l’Ambiente, Slow Food e WWF. L’obiettivo è la realizzazione di un database che raccolga tutte le ordinanze emesse dalle amministrazioni pubbliche per un suolo libero da sostanze chimiche, in agricoltura, nelle aree verdi ma anche nelle mense pubbliche. Un modo per fare rete e far conoscere esempi virtuosi che partono dal basso e che possono far da guida ad altri comuni interessati a intraprendere un percorso attento all’ambiente.
SCHEDA DEI COMUNI DEL LAZIO
Comune di Bracciano (RM)
Il Comune di Bracciano, parte del biodistretto del Lago di Bracciano e Martignano, sta implementando un progetto innovativo per la conversione biologica delle attività agricole. Per tre anni, agronomi bio saranno messi a disposizione gratuitamente per supportare gli agricoltori locali nella progressiva riduzione degli input chimici, favorendo così una transizione sostenibile. L’appartenenza al biodistretto permette un accesso guidato ai finanziamenti pubblici.
Oltre alla riduzione progressiva degli input chimici in agricoltura, il Comune punta alla sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza dell’agricoltura biologica e alla promozione dei prodotti locali e sostenibili. “Un lago da coltivare” è infatti un evento promosso dall’amministrazione, che coinvolgendo agricoltori, ristoratori e cittadini in un percorso condiviso verso la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse del territorio.
Comune di Corchiano (VT)
Il Comune di Corchiano, in provincia di Viterbo e immerso nelle coltivazioni di nocciolo, rappresenta un modello virtuoso nella lotta contro i pesticidi e nella promozione dell’agricoltura biologica. Oltre alle sue pratiche innovative, Corchiano ospita anche l’oasi WWF Pian Sant’Angelo. Corchiano è stato un pioniere nel Lazio nell’istituzione dei biodistretti, creando il biodistretto Via Amerina e delle Forre prima ancora che esistesse una legge regionale in merito. Il progetto “Agricoltura Consapevole”, mira a promuovere pratiche agricole sostenibili e consapevoli. Nel 2017 ha introduzione il divieto all’uso dei fitofarmaci e messa al bando del glifosato. Nel 2019 introduce il divieto dell’uso dei Neonicotinoidi, una famiglia di pesticidi che agisce sul sistema nervoso delle api, causando disorientamento e contribuendo al declino delle popolazioni di impollinatori essenziali per l’ecosistema.
Comune di Trevignano Romano (RM)
Trevignano Romano si distingue come socio fondatore della rete dei Comuni italiani sostenibili. I ristoranti e le attività gastronomiche che includono nei loro menu piatti realizzati con ingredienti locali e stagionali, De.Co. (Denominazione Comunale), possono beneficiare di sconti sulla Tassa sui rifiuti, la Tari.
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