Un recente articolo pubblicato su Ecosystem Services ha rilevato che l’agricoltura biologica rigenerativa (ROAg) ha significativi effetti positivi sulla salute del suolo. I ricercatori hanno stabilito che il 64% dei servizi ecosistemici del suolo misurati negli studi selezionati ha mostrato effetti positivi derivanti da comuni pratiche biologiche rigenerative. L’articolo ha esaminato 24 studi che hanno esaminato pratiche e principi in linea con la definizione di ROAg del Rodale Institute e della Regenerative Organic Alliance, tra cui il minimo disturbo del suolo, la rotazione delle colture, la copertura vegetale e l’uso di fertilizzanti organici come letame e compost.
Gli studi in questione sono stati condotti tra il 2008 e il 2024, principalmente in Europa, Nord e Sud America, con alcuni casi in Africa e Asia. I ricercatori hanno estratto dati su 12 servizi ecosistemici correlati al suolo e 20 indicatori di salute del suolo. Hanno poi combinato i risultati utilizzando un approccio basato sul conteggio dei voti, calcolando quanti studi hanno mostrato risultati positivi, neutri o negativi, e hanno poi utilizzato tali conteggi per calcolare un punteggio di impatto complessivo che indicasse se le pratiche in generale hanno contribuito, danneggiato o non hanno avuto alcun effetto sulla salute del suolo e sui servizi ecosistemici. Nel complesso, i sistemi biologici rigenerativi hanno dimostrato un aumento del carbonio organico nel suolo del 22%, dell’azoto totale nel suolo del 28% e del carbonio della biomassa microbica del suolo del 133%, rispetto all’agricoltura convenzionale.
I risultati di questo studio rafforzano il valore che la produzione biologica attribuisce alla costruzione e al mantenimento della salute del suolo. I chiari benefici di ROAg presentati sottolineano l’importanza di riconoscere le pratiche biologiche come fondamentali per un’alimentazione sostenibile e aziende agricole resilienti.
Fonte: The Organic Center