Più dell’80% delle specie coltivate in Europa dipende da insetti impollinatori. Il 20 maggio la “Giornata mondiale”, Mammuccini (FederBio): in cinque anni in Italia persi 200mila alveari.

Roma, 20 maggio 2020 – Anche solo per tutelare l’economia, dobbiamo salvare le api. Le popolazioni di questi insetti, la cui sopravvivenza è sempre più minacciata dall’uso di pesticidi, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, garantiscono la riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea. Gran parte della frutta e della verdura consumata nel Vecchio Continente dipende dalle api. Il loro declino ha quindi una diretta conseguenza anche sull’economia: la produzione agricola europea resa possibile grazie agli impollinatori vale 15 miliardi di euro all’anno. Ecco perché anche per tutelare l’economia, dobbiamo salvare le api.

E dobbiamo fare in fretta. In questo momento, in Europa, è a rischio estinzione una specie di api su dieci. Un pericolo che non risparmia l’Italia. Nel nostro Paese, è l’allarme che lancia la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini, “negli ultimi cinque anni abbiamo perso 200mila alveari”. “Le molteplici crisi che stiamo attraversando a livello globale, da quella ambientale e climatica a quella sanitaria, sono facce della stessa medaglia, conseguenza in gran parte del nostro impatto sugli ecosistemi naturali che ci sta portando ad un’emergenza dietro l’altra”, sottolinea ancora Mammuccini. Per questo anche in agricoltura “è urgente puntare al recupero degli ecosistemi e a superare un modello intensivo basato sull’uso dei pesticidi che mettono a rischio la sopravvivenza delle api e di tante altre specie. È questa la sfida principale per il futuro”.

Per disinnescare i rischi ambientali che minacciano questi preziosi insetti e sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli che incombono, il 20 maggio è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Giornata Mondiale delle api.

Una data che quest’anno si può celebrare firmando una petizione speciale: l’Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) Save  Bees and Farmers! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano. La raccolta firme è promossa anche da Cambia la Terra, il progetto voluto da FederBio e sostenuto da Legambiente, Lipu, Medici per l’ambiente e Wwf. La richiesta è chiara: eliminare completamente i pesticidi di sintesi dai campi entro il 2035 partendo dalle sostanze più pericolose, con un primo step dell’80% al 2030. Ripristinare gli ecosistemi naturali nelle aree agricole affinché l’agricoltura possa diventare una forza motrice per il recupero della biodiversità. Riformare il settore dando priorità all’agricoltura biologica e di piccola scala, diversificata e sostenibile.

L’obiettivo si raggiunge con la raccolta di un milione di firme in almeno sette diversi Paesi dell’Unione.

Per firmare l’ICE Save Bees and Farmers, clicca qui

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