Il punto sul settore della presidente Federbio Maria Grazia Mammuccini, in occasione della presentazione di Anteprima Terra Madre e Festa del Bio svoltasi al Masaf. «Bene il decreto per i bandi sulle filiere bio ora è importante far crescere la produzione insieme al mercato e lavorare per il giusto prezzo»

«Salutiamo positivamente il decreto di 12 milioni di euro per i bandi sulle filiere biologiche è un altro passo del piano di azione che utilizza i fondi della legge sull’agricoltura biologica e indica un impegno di lavoro e attenzione del governo al settore. Bene quindi la pubblicazione del bando sui distretti bio e quello sulle filiere, ora però aspettiamo il Marchio del made in Italy bio che è uno strumento importante per il futuro». Lo ha dichiarato la presidente di Federbio Maria Grazia Mammuccini al margine della presentazione di Anteprima Terra Madre e Festa del Bio tenutasi al Masaf.

«Evitare l’effetto boomerang»

«I distretti valorizzano i mercati locali e le filiere del made in Italy bio valorizzano i mercati nazionali e l’export e, in questo modo – ha aggiunto – si coglie un obiettivo strategico: far crescere la produzione insieme al mercato perché se uno dei due non segue la stessa dinamica si rischia l’effetto boomerang».

«Ci batteremo su fiscalità ambientale, ricerca e formazione e giusto prezzo»

«I punti su cui continueremo a lavorare in modo determinato – ha incalzato Mammuccini – sono: la fiscalità ambientale perché riconoscere la fiscalità ambientale per l’agricoltura bio è un punto imprescindibile; e spingeremo su ricerca, formazione, innovazione e assistenza tecnica agli agricoltori perché indispensabili per una conversione al bio fatta nel modo migliore, con competenza e professionalità. Altro elemento centrale per noi è la questione del giusto prezzo. Su questa tematica abbiamo già lanciato dall’assemblea degli elettori 2023 diverse proposte concrete, come quella che Ismea diventi il riferimento per determinati costi di produzione dei vari prodotti bio, al fine di lavorare per realizzare progetti pilota di filiere made in Italy bio al giusto prezzo. Questo deve essere un impegno fondamentale di equilibrio nella filiera, un approccio etico perché tutti gli attori siano adeguatamente remunerati. Un esempio positivo del biologico sul giusto prezzo può favorire delle dinamiche vantaggiose anche per tutta l’agricoltura».

Regolamento Ue biologico, «Concorrenza sleale: passaggio dall’equivalenza alla conformità»

Riguardo alla concorrenza sleale, per i prodotti di importazione, Mammuccini ha spiegato che FederBio «si è battuta per avere nel nuovo regolamento Ue il passaggio dall’equivalenza alla conformità. Oggi i prodotti che vengono importati hanno accordi bilaterali di equivalenza. Dal 2025 bisognerà passare alla conformità, ossia: chi importa in Europa dovrà rispettare le stesse regole degli agricoltori bio europei e quindi degli agricoltori bio italiani, indispensabile per evitare concorrenza sleale». […]

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TESTATA: Terra è Vita
AUTORE: Laura Saggio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 maggio 2024