La «Festa del Bio» in programma domenica 3 dicembre a Bologna, a Palazzo Re Enzo, è la prima tappa di un evento che vuole celebrare la rivoluzione dell’agricoltura biologica, ormai diventata per tanti italiani un elemento presente nel quotidiano (nel 2022 l’89% delle famiglie italiane ha acquistato prodotti biologici certificati almeno una volta e nel primo semestre dell’anno almeno 6 italiani su 10 l’hanno consumato fuori casa.

L’iniziativa promossa da FederBio è alla quinta edizione, la prima dal 2019 dopo la sosta forzosa a causa dell’emergenza Covid-19, e vedrà anche due tappe successive, a Milano, nel mese di gennaio, e a Roma, marzo 2023. Il cuore della festa, che vedrà anche show cooking e concorsi, sono però i quattro talk che toccheranno altrettanti temi strategici per l’agricoltura biologica. Il primo riguarda le mense scolastiche, a partire dall’esperienza del Comune di Bologna: la regia della ristorazione scolastica bolognese, racconterà i valori cardine del piatto nelle sue triangolazioni di politiche, sostenibilità e stagionalità, evidenziando il ruolo che le tavole delle scuole giocano per la diffusione di una cultura sempre più green.

Parte sempre dai più piccoli l’appuntamento dedicato a Bambini e carne, che vuole approfondire il tema di enorme importanza della qualità degli allevamenti, questione che non riguarda solo il punto di vista ambientale e quello del benessere animale, ma necessariamente anche la qualità della carne che mangiamo.

Gli altri due Talk sono invece dedicati a due temi di attualità. Il primo è il suolo, anche in vista della Giornata mondiale in programma il 5 dicembre, il secondo i cambiamenti climatici. «Solo un suolo fertile ci darà sicurezza alimentare» è il titolo del primo appuntamento, che parte da un dato di fatto, ovvero la condizione di degrado in cui versa un terzo delle terre mondiali. Anche in Italia, il 30% dei suoli risulta desertificato o in via di desertificazione: in molte aree della Pianura Padana i campi hanno percentuali di fertilità molto bassi, sotto l’1%. Si tratta di un problema che investe tutto il mondo agricolo e di conseguenza tutti i cittadini. L’appuntamento è realizzato nell’ambito del progetto Cambia la Terra, promosso da FederBio con Legambiente, Lipu, Medici per l’Ambiente, SlowFood e Wwf, e della campagna di informazione la Compagnia del Suolo, che ha esaminato la quantità di pesticidi presenti nei campi. Dopo aver prelevato campioni di terreno in 12 siti da campi coltivati con metodo biologico e convenzionale, La Compagnia gli ha analizzati per individuare la presenza di pesticidi chimici, rischiosi per la salute umana e quella dei terreni, ritrovando 20 sostanze attive nei campi convenzionalie3in quelli biologici. Nei terreni convenzionali la sostanza chimica di sintesi più rilevata è stato l’erbicida Glifosate, seguito dal suo metabolita Amopa. In quelli biologici il rame.

Infine, FederBio dà spazio agli agricoltori, che racconteranno «come affrontiamo ogni giorno la crisi climatica», i cui effetti sono già ben visibili sotto forma di siccità, aumento delle temperature medie e degli eventi estremi. Anche se il biologico è un metodo agricolo che aiuta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, come tutti gli agricoltori quelli bio si trovano di fronte un sistema naturale che sta rapidamente cambiando e devono trovare soluzioni giorno per giorno. All’ingresso tutti riceveranno un braccialetto piantabile, un messaggio di speranza. […]

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FONTE


TESTATA: Il Manifesto
AUTORE: Luca Martinelli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 1 dicembre 2022