Bologna, 22 aprile 2025 – FederBio si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco e rende omaggio al suo costante impegno, con il quale ha saputo coniugare la fede con una forte dedizione per la giustizia sociale e ambientale e la difesa dei più deboli.

Tra gli aspetti più significativi del suo pontificato, si ricorda la sua instancabile azione per la salvaguardia dell’ambiente, per un’agricoltura sostenibile e per la tutela della biodiversità, temi che ha posto al centro del dibattito morale globale.

Questa dedizione profonda per la cura del Creato ha trovato la sua espressione più alta e concreta nell’enciclica “Laudato Si’ “, del 2015, che ha segnato un punto di svolta nel rapporto tra fede e ecologia. In essa, Papa Francesco ha richiamato l’umanità a una conversione ecologica profonda, invitando tutti a custodire la “casa comune”, denunciando con forza gli effetti devastanti del cambiamento climatico, il depauperamento indiscriminato delle risorse naturali e l’ingiustizia ambientale.

Il Santo Padre ha più volte ribadito come il degrado ambientale colpisca in modo particolare i più poveri, collegando la crisi ecologica a quella sociale e spirituale ed evidenziando che il “grido della Terra e il grido dei poveri” sono intimamente interconnessi.

Nel corso del suo magistero ha promosso con vigore un modello di agricoltura sostenibile, critico nei confronti dei sistemi intensivi, basati su profitto e monoculture, che impoveriscono la fertilità del suolo, inquinano le acque e sfruttano i lavoratori. Papa Francesco ha sostenuto un modello agroecologico che nutre la terra invece di sfruttarla, tutela la biodiversità, intesa come ricchezza inestimabile della vita sulla Terra, rispetta le culture locali, i diritti dei piccoli agricoltori e garantisce cibo sano e dignitoso per tutti. Un mondo che spreca cibo e produce diseguaglianza è moralmente riprovevole.

“Con Papa Francesco scompare una figura che ha segnato il nostro tempo con il suo impegno incessante per la giustizia sociale, la tutela dell’ambiente e della biodiversità. La sua critica al sistema economico che sfrutta e distrugge l’ambiente, al profitto che prevale sulla dignità delle persone e alla cultura dello spreco, ha offerto una visione profonda e necessaria per il nostro tempo – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio – Nella Giornata Mondiale della Terra un messaggio che rimane più attuale che mai, continuando a ispirare le generazioni future. La sua eredità ci sprona a proseguire con determinazione sulla via della conversione ecologica, prendendoci cura della Terra e dei più vulnerabili”.

FederBio (feder.bio) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.

Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.

La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.

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