La riconversione agricola, da quella convenzionale a quella biologica, comporta per le aziende una perdita di produttività che si aggira mediamente intorno al 30%. Ma il gap – dovuto prima di tutto all’impossibilità di utilizzare i mezzi tecnici per la protezione delle colture impiegati nell’agricoltura convenzionale – può essere colmato grazie alla ricerca e all’innovazione. È da questa premessa che nasce l’alleanza tra il big francese della nutrizione vegetale e animale, la multinazionale Groupe Roullier, e l’associazione italiana FederBio, a cui fanno capo 36 tra organizzazioni di produttori, imprese di trasformazione e distributori di biofood.

FONTE


TESTATA: Il Sole 24 Ore
AUTORE: Natascia Ronchetti