Il 22 aprile, nel giorno in cui il mondo intero celebra l’Earth Day, FederBio vuole sottolineare i motivi che fanno dell’agricoltura biologica la soluzione ideale per la salvaguardia del Pianeta.

Bologna, 21 aprile – Il biologico come chiave per nutrire il pianeta. Questo è il messaggio che FederBio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, vuole lanciare in occasione della Giornata della Terra. Avvenimento educativo e informativo di rilevanza internazionale, l’Earth Day pone l’accento sulle problematiche ambientali per rafforzare la formazione di una nuova coscienza ambientale.
Il rispetto dell’ambiente è uno delle molteplici sfaccettature del più generale principio di sostenibilità che rappresenta un pilastro dell’agricoltura biologica, vera novità in campo agricolo dell’ultimo secolo.
Il valore innovativo dell’agricoltura biologica risiede nella capacità di armonizzare un approccio eco sistemico, socialmente inclusivo, economicamente ed ecologicamente resiliente con la produzione di alimenti e materie prime rinnovabili. Per sottolineare il potenziale rivoluzionario di questa pratica, FederBio ha stilato 10 motivi che fanno del biologico l’alleato numero uno per la salvaguardia del nostro Pianeta.

1. Migliore qualità del suolo e dell’ambiente
Attente alla tutela dell’ambiente, le aziende biologiche si distinguono da quelle tradizionali per la capacità di immagazzinare maggiori quantità di carbonio nel terreno, con ciò ottenendo sia un sostanziale miglioramento del livello di fertilità che la diminuzione del rischio di erosione del suolo. Questi miglioramenti diventano benefici concreti per gli operatori del settore che registrano un incremento della produttività a medio e lungo termine.

2. Migliore capacità del suolo di trattenere e filtrare l’acqua
I terreni coltivati con il metodo biologico registrano una maggiore di capacità di trattenere e filtrare l’acqua, che si traduce in una significativa riduzione della necessità di irrigazione, con sostanziali risparmi per gli agricoltori e una diminuzione dell’impatto di siccità e alluvioni.

3. Assenza di pesticidi e fertilizzanti sintetici
Altro pilastro base del metodo biologico è il rifiuto dell’uso di concimi, diserbanti, insetticidi, anticrittogamici e altri pesticidi e chimici di sintesi, i cui effetti negativi impattano direttamente sull’ambiente, sui prodotti coltivati e, in ultima istanza, anche sui consumatori. L’alternativa scelta è il sapiente utilizzo di concimi organici fonti degli elementi nutritivi necessari alle piante, con la selezione di varietà magari meno produttive, ma più rustiche e resistenti a malattie e avversità.

4. Riduzione dell’inquinamento delle acque
Con l’edizione 2016 del Rapporto nazionale pesticidi nelle acque, l’Ispra ha evidenziato come le acque italiane sono sempre più contaminate da pesticidi. Il metodo biologico, vietando l’impiego di tali sostanze e dei fertilizzanti chimici, riduce l’inquinamento delle acque e la lisciviazione dei nitrati nelle falde acquifere.

5. Potenziale riduzione dei gas serra
I vantaggi cumulativi legati alle varie pratiche biologiche – come il mancato utilizzo di fertilizzanti sintetici, il maggior apporto di sostanza organica compostata nel terreno, il sequestro di carbonio da parte del suolo, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e dell’utilizzo di energie fossili – determinano un potenziale di riduzione dei gas serra pari a 5.1-6.1 GT (miliardi di tonnellate) di CO2 equivalenti. Questo suggerisce che una conversione globale ai metodi di gestione biologica trasformerebbe l’agricoltura da principale fattore di cambiamento climatico ad attività a impatto climatico zero.

6. Maggior rispetto del benessere animale
L’allevamento biologico ha come concezione l’allevamento nel pieno rispetto dell’etologia della specie e i criteri di benessere animale, che negli allevamenti tradizionali intensivi vengono in alcuni casi disattesi. Gli animali vengono alimentati con prodotti vegetali di origine biologica e il loro numero è proporzionale alla terra disponibile per pascolare e per vivere liberamente all’aria aperta.

7. Rispetto della biodiversità
È necessario sottolineare come un criterio fondamentale dell’agricoltura biologica sia il rispetto della biodiversità. La creazione di un equilibrio ecologico tra il suolo, le piante e gli animali garantisce una maggiore qualità dei prodotti alimentari che generalmente sono più ricchi di sali minerali, sostanze a effetto antiossidante e sostanza secca.

8. Salvaguardia della fauna selvatica
Le aziende agricole biologiche proteggono stagni, siepi e rive erbosee gli altri habitat principali della fauna selvatica, vitale per il nostro ecosistema.

9. Maggiore tutela della sicurezza alimentare
Fornendo alimenti molto ricchi dal punto di vista nutrizionale e privi di residui tossici, i prodotti biologici tutelano la salute dell’uomo.

10. Sistema di certificazione e controllo dei prodotti
È da sottolineare come l’agricoltura biologica preveda un solido sistema di controllo del metodo di produzione, con regolari ispezioni in campo e nei magazzini,con la tracciabilità dei prodotti e il monitoraggio dell’intero ciclo produttivo da parte di organismi nazionali di controllo incaricati dal ministero delle Politiche agricole. Questo rappresenta una garanzia non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per il rispetto dell’ambiente.

Per concludere Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, dichiara che “Grazie alle sue caratteristiche e alle regolamentazioni a cui è sottoposta, l’agricoltura biologica garantisce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e del benessere dell’uomo, ed è dunque l’agricoltura del futuro, in grado di nutrire il nostro Pianeta”. “Nel 2015 – continua – 2,4 milioni di operatori del settore a livello mondiale, ben il 7,2% in più rispetto all’anno precedente, hanno riconosciuto il valore del biologico e partecipato alla produzione di alimenti impiegando risorse locali, riducendo la dipendenza da fattori di produzione esterni e aumentando la propria resilienza a shock esterni e calamità naturali”.