«È difficile inquadrare in modo univoco le proteste degli agricoltori, quello che è certo è che dalla pandemia in poi le difficoltà per loro sono aumentate. Gli ultimi due anni sono stati segnati da eventi con un effetto pesante sull’agricoltura»: l’intervento di Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, pubblicato sul numero di marzo della rivista Terra Nuova  e che condividiamo anche con chi ci segue solo sul web.

È difficile inquadrare in modo univoco le proteste degli agricoltori, quello che è certo è che dalla pandemia in poi le difficoltà per loro sono aumentate. Gli ultimi due anni sono stati segnati da eventi con un effetto pesante sull’agricoltura: dall’invasione dell’Ucraina all’accelerazione di siccità e piogge estreme prodotte dalla crisi climatica.

Per gli agricoltori sono aumentati i prezzi di tutti i mezzi di produzione: dall’energia agli antiparassitari, ai concimi, ma il prezzo al produttore non ha avuto lo stesso andamento, anzi, per alcuni prodotti agricoli è addirittura calato.

Se aggiungiamo che in molti casi la produzione è diminuita a causa dell’impatto del clima, alla fine quello che non torna è proprio il reddito degli agricoltori. Ci sono quindi difficoltà oggettive alla base della protesta, ma quello che è sbagliato è il bersaglio di tali proteste. Prendersela con il Green Deal vuol dire scambiare il rimedio con la causa del male. Non si può certo imputare a leggi che devono ancora dare i loro effetti i problemi che stanno alle nostre spalle, frutto delle politiche del passato che hanno dato sostegno all’agricoltura intensiva, alle multinazionali dell’agrochimica e a sistemi di filiera squilibrati a favore della grande distribuzione, facendo degli agricoltori l’anello debole della catena.

Imputare al dimezzamento dei pesticidi, che doveva ancora avvenire e su cui anzi la Commissione europea è già tornata indietro, la responsabilità di un disastro economico che è maturato nelle scelte sbagliate degli ultimi decenni è totalmente fuorviante. […]

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FONTE


TESTATA: Terra Nuova
AUTORE: Redazione
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 marzo 2024