Il vino è arte, cultura, paesaggio e forse qualcosa di più. Centinaia di aziende vitivinicole internazionali hanno deciso di fare rete con la Slow Wine Coalition, per una viticoltura più rispettosa dell’ambiente, delle persone e dei territori.

Il bicchiere ha un perimetro circoscritto. Se si vuole bere bene si deve ampliare la prospettiva e guardare al di fuori del cerchio. È importante quello che c’è dentro, certamente, ma fuori dal bicchiere c’è tutto un mondo da scoprire, a partire dalla vigna, dai paesaggi e dall’impegno delle persone che lo hanno prodotto.

I dettami della filosofia Slow Food parlano chiaro: un prodotto sano deve essere buono, pulito e giusto. Un approccio declinato anche al vino e condiviso da centinaia di viticoltori di tutto il mondo, dalle diverse regioni italiane a quasi tutti i paesi del Vecchio Continente, dalle Americhe fino al Sudafrica, che si riconoscono nella rete Slow Wine Coalition. I principi di fondo sono elencati nel Manifesto Slow Food, che mette l’accento sulla sostenibilità ambientale, la tutela del paesaggio e il ruolo culturale e sociale che le aziende vitivinicole possono giocare nei territori dove operano.

Un settore in fermento

Negli ultimi due anni il mondo del vino ha sofferto l’emergenza Covid, ma senza piegare la testa ha saputo rialzarsi, mostrando di essere in continuo fermento. L’annus horribilis è stato il 2020, con il lockdown che ha messo in ginocchio diversi produttori. Ma nel 2021 c’è stata una netta ripresa, con una crescita che ha riportato il fatturato totale a livelli prepandemici. In Italia, i duecento operatori che collaborano alla stesura della Guida Slow Wine sono potuti tornare a ispezionare le vigne e le cantine, trovandosi di fronte a un’ulteriore maturazione del contesto produttivo, sempre più pronto a interpretare il proprio lavoro in chiave sostenibile e a rispettare la peculiarità dei territori. Non si può certo negare che, negli ultimi decenni, la viticoltura abbia imposto un modello di produzione industriale devastante. Una rincorsa alla produttività che ha stravolto la biodiversità dei terroir e distrutto gli ecosistemi a suon di monocolture. Ma, da qualche anno, il vento sembra essere cambiato. È cambiata la sensibilità dei consumatori e la sostenibilità è diventata l’imperativo del secolo, anche se questa parola, come sappiamo bene, rischia sempre di rimanere sulla carta. Tutti gli appassionati del culto di Bacco qualche domanda devono pur farsela.

SANA Slow Wine Fair

La prima edizione di Sana Slow Wine Fair si terrà da domenica 27 a martedì 29 marzo alla Fiera di Bologna, con circa 800 cantine provenienti da tutto il mondo che aderiscono alla Slow Wine Coalition. Un evento per vignaioli, professionisti e appassionati del vino, realizzato con la direzione artistica di Slow Food, la collaborazione di Società Excellence e la partecipazione di FederBio. L’evento era in programma alla fine di febbraio: lo slittamento è stato deciso per favorire lo svolgimento in sicurezza e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione a questo nuovo evento. Sono previsti tre convegni online e degustazioni guidate. […]

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FONTE


TESTATA: Terra Nuova
AUTORE: Redazione
DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 marzo 2022