Ho voluto aspettare qualche giorno per vedere fino a che punto sarebbe arrivata la strumentalizzazione, o discussione surreale, che si è scatenata in merito all’approvazione in Senato, della legge sull’agricoltura biologica. In questi giorni sono state dette tante inesattezze ed evidenti, volute o meno, falsificazioni della realtà. Si è gridato allo scandalo perché avremmo approvato finanziamenti al “cornoletame” e perché avremmo legittimato giuridicamente pratiche stregonesche, aprendo le porte a procedure antroposofiche e spiritiche. Dato che nulla di questo è successo, perché il lavoro fatto è stato un lavoro accurato sia precedentemente alla Camera, sia nei mesi scorsi al Senato, che ha visto decine di audizioni in Commissione, in cui sono state vagliate accuratamente tutte le scelte e tutte le formulazioni, vorrei qui brevemente provare a spiegare nel merito il senso del disegno di legge approvato partendo da pochissime premesse:

  1. L’agricoltura biodinamica, nei vari disciplinari di certificazione, prevede il pieno rispetto dei Regolamenti UE, delle Leggi e delle regole dell’agricoltura biologica. In altre parole, in Italia per poter essere biodinamici bisogna essere anche biologici, e nel disegno di legge in oggetto il biodinamico è coinvolto proprio in quanto già oggi biologico.
  2. In ogni caso credo non sia superfluo ricordare che i “preparati biodinamici”, che tanto hanno scandalizzato perché sarebbero il risultato di “pratiche non scientifiche”, sono da anni tranquillamente commercializzati e autorizzati all’uso dai Regolamenti UE e dai decreti ministeriali in vigore nel nostro paese, addirittura da qualche decennio.
  3. La nuova legge non dà, come qualcuno falsamente ha sostenuto, finanziamenti all’agricoltura biodinamica in quanto tale, e tanto meno finanzia pratiche esoteriche o stregonesche, ma considera le produzioni biodinamiche a tutti gli effetti come produzioni biologiche.
  4. Nell’audizione alla Camera, e anche nei documenti inviati negli incontri preparatori della norma al Senato, è stata sostenuta la necessità di questo riferimento esplicito per garantire una maggiore incisività nei controlli e una maggiore efficacia dell’azione di deterrenza dei comportamenti scorretti, perché appunto non si sarebbero più basati solo sul rispetto di disciplinari, ma sul rispetto di una norma in Legge;
  5. Nel percorso che ha portato alla definizione ed alla approvazione in Commissione e poi in Aula di questo testo sull’agricoltura biologica, un testo che credo non sia inutile ricordare era atteso da 20 anni, ci siamo mossi nella convinzione che l’agricoltura biologica possa veramente essere, soprattutto per moltissime piccole aziende agricole, e per molti territori, lo strumento per rendere concreta una prospettiva sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico.

La sensazione che abbiamo in molti in questi giorni è che qualcuno stia cercando di utilizzare strumentalmente, aspetti del biodinamico che nulla hanno a che fare con questa norma, per cercare di far saltare la legge, magari pensando così di favorire una difesa più chimica delle colture; ma se il fine è di screditare un modello, per favorirne un altro, forse sarebbe più serio avere l’onestà intellettuale di dichiararlo. Pur credendo nelle potenzialità dell’agricoltura biologica, non demonizzo assolutamente altri modelli colturali e la difesa chimica, a cui anzi riconosco, quando usata correttamente ed in trasparenza, di dare un grande contributo all’agricoltura e sono convinto sia legittimo che anche in questo campo ci siano opinioni e punti di vista molto diversi.

Concludo rassicurando coloro che ancora nutrono dubbi, questa legge non finanzia prodotti definiti stregoneschi e non crea nessuna nuova spesa, semplicemente riorienta capitoli di spesa esistenti, ne finalizza l’utilizzo, incrementa i controlli a garanzia dei consumatori e di tutti i produttori corretti che hanno fatto grande l’immagine del nostro paese anche in questo campo, e dota il settore di regole che lo aiuteranno a crescere e a migliorarsi. Quella approvata al Senato può diventare veramente una buona legge, come hanno scritto tutte le rappresentanze del biologico e dell’agricoltura. Spiace che qualcuno, che peraltro non ha partecipato ad alcuno dei lavori preparatori, abbia voluto provare ad irriderla, cercando di screditare con esso anche il lavoro fatto dai Senatori in Commissione. Un lavoro che forse avrebbe meritato anche un maggiore rispetto. […]

LEGGI TUTTO

FONTE


TESTATA: Il Riformista
AUTORE: Mino Taricco
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 maggio 2021