I danni: perdita di biodiversità, stress idrico e degradazione dell’ecosistema. Gli impatti della filiera del cibo in un nuovo studio su “Nature Sustainability” che ne identifica anche le soluzioni. Tra queste, spostare parte delle attività agricole e di allevamento da zone sottoposte a “stress ambientale” elevato.

Più della metà della produzione di cibo globale è insostenibile e di fatto dannosa per il nostro Pianeta. A dirlo è un’analisi quinquennale appena pubblicata su Nature Sustainability. Gli studiosi hanno allo stesso tempo identificato un pacchetto di soluzioni che, se applicato garantirebbe il sostentamento a più di 10 miliardi di persone. Produciamo cibo con costi ambientali altissimi. Sicurezza alimentare per tutti senza alterare la Natura. Si tratta di una delle sfide più difficili dei prossimi anni ed i ricercatori del Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK) si sono chiesti come affrontarla. “Per produrre cibo stiamo compromettendo l’ecosistema – spiega il Professor Dieter Gerten, lead-author dello studio – la situazione è grave, ma c’è ancora tempo per cambiare agendo il prima possibile”.[…]

FONTE


TESTATA: la Repubblica
AUTORE: Matteo Grittani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 gennaio 2020