Un’analisi della contabilità dei servizi ecosistemici nella valutazione del ciclo di vita
A completamento degli argomenti trattati nei precedenti articoli “Allevamento secondo metodo biologico: quale impatto ambientale?” e “Allevamento secondo metodo biologico: quale impatto ambientale? – Parte II“, si propongono alcune riflessioni riguardo ai servizi ecosistemici.
Il Millennium Ecosystem Assessment (2005) ha definito i servizi ecosistemici come i “molteplici benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano” e li ha classificati in quattro categorie principali. L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha redatto una Classificazione Internazionale Comune dei Servizi Ecosistemici (CICES) composta da 90 tipi di classe di ecosistemi. Ad esempio, nel contesto degli agroecosistemi terrestri, quelli rilevanti sono l’impollinazione, il controllo di parassiti, le erbe infestanti e malattie, la fissazione dell’azoto e la prevenzione dell’erosione del suolo: tutti servizi ecosistemici che la corretta applicazione del metodo biologico promuove.
Secondo la classificazione CICES, un recente studio ha confrontato l’incidenza del sistema produttivo biologico e convenzionale, attribuendo un punteggio ai servizi ecosistemici (ES) in una scala che va da 0 a 5, ovvero da “nessuna capacità rilevante per alimentare il ES selezionato” a “capacità rilevante molto elevata”.
Questo approccio, sottolinea il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, riconoscendo gli sforzi compiuti dagli agricoltori non solo nella fornitura di cibo ma anche nella promozione di servizi ecosistemici a beneficio dell’intera comunità. […]