C677T gene polymorphism of MTHFR and metabolic syndrome: response to dietary intervention

Approfondisci

Organic Production Enhances Milk Nutritional Quality by Shifting Fatty Acid Composition: A United States–Wide, 18-Month Study

Nel corso dell'ultimo secolo, l'assunzione di acidi grassi omega-6 nelle diete occidentali, è aumentata notevolmente, mentre si è ridotta in maniera considerevole quella di omega-3, considerati amici del cuore e presenti, per esempio, nel pesce. Il rapporto tra questi acidi grassi è un parametro fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo il cui valore ottimale dovrebbe essere pari a 2,3. Questo studio, condotto dai ricercatori del Washington State University’s Center for Sustaining Agriculture and Natural Resources (CSANR), ha messo in relazione, per la prima volta, il contenuto di acidi grassi nel latte biologico e in quello convenzionale analizzando 384 campioni di latte intero per un periodo di 18 mesi. L’indagine ha evidenziato che il latte biologico contiene il 25% in meno di omega-6 e il 62% in più di omega-3 rispetto a quello convenzionale. Il consumo di latte convenzionale produce un rapporto tra questi acidi 2,5 volte più elevato rispetto al latte biologico [nel latte biologico è pari a 2,28, e cioè un valore molto più vicino a quello considerato ideale (2,3), mentre nel latte convenzionale è 5,77].

Il maggiore contenuto in acidi grassi omega-3 del latte biologico è dovuto al fatto che le mucche devono pascolare all’aperto mangiando erba e foraggi non trattati, mentre gli animali destinati a produrre latte per le lavorazioni industriali, di solito, vivono quasi tutta la vita al chiuso, nutrendosi di mangimi preparati secondo specifiche miscele, che non riescono a fornire un così alto contenuto in omega-3. [...]

Approfondisci

Evaluation of the Association between Persistent Organic Pollutants (POPs) and Diabetes in Epidemiological Studies: A National Toxicology Program Workshop Review

La ricerca del 2013 raccoglie l'analisi e la valutazione di 72 studi epidemiologi per stabilire il rapporto tra gli inquinanti organici persistenti (Pop) e il diabete di tipo 2. La correlazione è stata evidenziata soprattutto con i composti organoclorurici, come il diclorodifenildicloroetilene (DDE), i bifenili policlorurati (PCB), e le diossine.

Approfondisci

Organically Grown Food Provides Health Benefits to Drosophila melanogaster

Approfondisci

Body composition phenotype: Italian Mediterranean Diet and C677T MTHFR gene polymorphism interaction

Approfondisci

A glyphosate-based herbicide induces necrosis and apoptosis in mature rat testicular cells in vitro, and testosterone decrease at lower levels

La ricerca condotta nel 2011 ha evidenziato un danneggiamento nelle cellule testicolari in vitro del ratto maturo che dopo essere state esposte a dosi elevate di glifosato sviluppano necrosi e apoptosi (morte cellulare programmata).

Approfondisci

Is Pesticide Use Related to Parkinson Disease? Some Clues to Heterogeneity in Study Results

Una ricerca del 2012 pubblicata su Environmental Health Perspectives evidenzia la relazione tra esposizione a pesticidi e insorgenza di Parkinson. Anche se gli studi condotti in passato mostrano molta eterogeneità nei risultati.

Approfondisci

A Prospective Study of Organochlorines in Adipose Tissue and Risk of Non-Hodgkin Lymphoma

La ricerca condotta su 57.000 individui nel 2011 da studiosi canadesi e danesi evidenzia un rapporto tra la presenza di alcuni pesticidi organoclorurati nei tessuti adiposi e il rischio di sviluppare linfoma non Hodgkin.

Approfondisci