L’allevamento biologico rispetta l’ambiente e il benessere animale e si propone come modello verso la transizione agroecologica. Ma per Federbio servono standard di produzione ancora più elevati.

Cosa significa allevamento biologico ma, soprattutto, cosa vuol dire oggi rispettare il benessere animale? Se n’è parlato durante la seconda tappa della Festa del bio, lo scorso 4 ottobre a Milano, un evento ideato da FederBio (Federazione italiana agricoltura biologica) per riunire gli operatori del settore, associazioni, cittadini e discutere di bio attraverso talk, show cooking, laboratori. Durante l’evento, Federbio, insieme a tutte le associazioni di Cambia la terra – Isde Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu, Slow Food e Wwf – ha presentato il quaderno Allevamenti. Sostenibile non basta: il modello è quello del bio, un testo che fa il punto sull’impatto degli allevamenti in Italia e che propone soluzioni innovative e concrete affinché ci sia un nuovo metodo produttivo per la zootecnia.

Cos’è l’allevamento biologico

L’allevamento biologico è normato dal regolamento europeo 834/2018 sulla produzione biologica che fa riferimento ad alcuni principi tra cui:

  1. rispettare i sistemi e i cicli naturali e mantenere e migliorare lo stato dei suoli, delle acque e dell’aria, la salute dei vegetali e degli animali e l’equilibrio tra di essi;
  2. mantenere un elevato livello di benessere degli animali rispettando le esigenze specifiche delle specie;
  3. praticare una produzione animale adatta al luogo di allevamento e legata alla terra;
  4. ricorrere a pratiche zootecniche che rafforzano il sistema immunitario e stimolano le difese naturali contro le malattie, compresi l’esercizio fisico regolare e l’accesso a spazi all’aria aperta e ai pascoli. […]
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FONTE


TESTATA: Lifegate
AUTORE: Carlotta Garancini
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 febbraio 2023